Comprendere il conflitto che si è aperto fra Facoltà di Lingue e Ateneo, con la paventata chiusura della Facoltà, non è semplice. Non sempre, tra l’altro, è agevole o possibile separare i fatti dalle opinioni. L’intrigo sta proprio fra questi due piani.
Ormai non passa giorno in cui non dobbiamo leggere di scuole in difficoltà economiche tali da non riuscire a gestire nemmeno l’ordinaria amministrazione, eppure ci sono tante istituzioni scolastiche che, malgrado queste e altre difficoltà, continuano ad essere baluardo di formazione civile
Cosa sarà dell’Università di Catania nel prossimo futuro? Cosa si prevede per il Siculorum Gymnasium al tempo della riforma e dei tagli al finanziamento ordinario? A partire dall’anno accademico 2010-2011 sarà introdotto il numero programmato in ogni facoltà. Il Rettore Antonino Recca,
Solo in caso di eventi drammatici, e peraltro per pochi giorni, si discute sulla sicurezza delle nostre strutture scolastiche, frequentate quotidianamente da milioni di persone di tutte le età. Finita l’emergenza, le attività proseguono “normalmente”. In molti casi, l’assenza delle prescritte certificazioni
Proseguono, dopo la notte bianca dello scorso 10 Aprile, le iniziative del Comitato Catanese in difesa della scuola pubblica statale. In una situazione di grande confusione, il governo ha modificato i quadri orari, ma non si sa se e quando verranno proposti
Il 13 aprile 2010, alle ore 15,00, 250 studenti e docenti catanesi, nella sala cinema della nave che collega Palermo con Genova, discutono insieme sul Risorgimento italiano. E lo fanno superando notevoli problemi tecnici: non si può utilizzare il proiettore della nave
E’ un progetto proposto da un Ente pubblico (Provincia Regionale di Catania), con partners solo pubblici (Ufficio Provinciale del Lavoro, Comune di Catania, ASP di Catania, Camera di Commercio e Università), denominato CLAIM (Cittadini Lavoratori Immigrati), finanziato con fondi UNRRA (Amministrazione delle
Adda passà ‘a nuttata, si potrebbe dire parafrasando Edoardo. E visto che sulla scuola italiana si addensano nubi oscure, circa duecento docenti delle scuole catanesi (la maggior parte dei quali lavora nella secondaria superiore) hanno deciso di lanciare un motivato grido di
Non lasciatevi ingannare dal titolo, il credito di cui parliamo non è quello maturato dagli allievi al termine del triennio della scuola secondaria e che concorre a determinare il voto finale della “maturità”. Ci riferiamo, invece, a circa un miliardo di euro,
Divari è una delle parole chiave del Rapporto sulla scuola in Italia 2010 presentato recentemente dalla Fondazione Giovanni Agnelli, ma se lo si legge con attenzione ci si accorge che si tratta più che altro di un eufemismo. In effetti bisognerebbe parlare di vere