A fronte di una città distratta o magari intenta a leccarsi mille altre ferite, la scuola pubblica a Catania rischia di incassare un altro duro colpo. E’ vero che i vincoli di bilancio e i tagli ai trasferimenti da parte del governo
Test di Medicina e Chirurgia 2013. Settembre, anzi Luglio. No, ancora Settembre. Bonus? Forse. Facciamo sì. Anzi no. O magari reinseriamolo dopo i test! Nel susseguirsi di decreti e ministri, non ci hanno capito nulla neanche loro! E a pagare il conto
L’intervento di Luciano Violante alla Scuola Superiore di Catania sul tema caldo della riforma costituzionale è approdato a Montecitorio. “Un feudo all’interno del quale l’establishment politico sponsorizza la propria ideologia”, così la deputata M5S Giulia Grillo definisce la SSC, la Scuola Superiore
La sede è quella del Dipartimento di Scienze politiche e sociali, già Facoltà di Scienze politiche di Catania. L’aula I (I come la terza vocale) del terzo piano è gremita; i 120 posti sono in prevalenza occupati da ragazze chè i ragazzi
I protagonisti sono stati loro, i tre ragazzi siciliani che hanno raccontato le loro storie nell’aula magna dell’Università durante l’incontro della presidente della Camera Laura Boldrini con gli universitari catanesi. Tema: Talenti del Sud che sfidano la crisi. E questi tre giovani
Sono stati i ragazzi dell’orchestra sinfonica infantile Falcone e Borsellino ad accogliere la presidente della Camera Laura Boldrini nell’atrio della scuola Dusmet-Doria di via Case Sante, dove hanno suonato sotto la direzione del giovanissimo direttore venezuelano Victor Omobono, esperto del metodo Abreu.
Non poteva mancare, all’interno del convegno “La scuola senza qualità”, promosso dal Cesp (Centro Studi per la Scuola Pubblica) e dai Cobas Scuola, un’attenzione particolare al tema del Sostegno, su cui è intervenuto Didier Pavone, docente della scuola secondaria superiore di secondo
Appuntamento a Roma, il 18, per uno sciopero generale, indetto da Cobas e USB per contestare la disastrosa politica sociale ed economica che, gestita prima da Berlusconi e poi da Monti, ha reso ancor più grave la crisi, caratterizzata, oggi, da una
Una volta, dopo “la maturità”, ci si iscriveva liberamente all’Università, si frequentavano le lezioni (non obbligatoriamente) e si affrontavano gli esami. Alla fine del primo anno, talvolta anche dopo pochi mesi, chi scopriva di
Una scuola che insegnava a dire ‘I care’, ovvero ‘mi sta a cuore’, e non ‘me ne frego’, educando quindi alla responsabilità. Un’aula, anzi una stanza, sulla cui parete stava scritto ‘la scuola sarà sempre meglio della merda’ perchè pulire le stalle