Sì, la libertà e la sopravvivenza della stampa locale indipendente ci interessano. Anche se non stampiamo nulla e non siamo ufficialmente un giornale, cerchiamo di fare informazione e ci vantiamo di essere indipendenti. L’idea, tuttavia, che la regione possa erogare dei contributi
Sarà una nuova, ingegnosa intuizione dei creativi pubblicitari catanesi, ma sta diventando una moda dilagante. A ottobre è partita, finalmente, la sperimentazione della raccolta differenziata porta a porta in una parte della città, ma la campagna pubblicitaria era stata lanciata almeno quattro
Una laurea honoris causa frettolosa e blindata e una contestazione pacifica, decisa ma ignorata dalla stampa e quindi, purtroppo, poco visibile. La prima nell’aula magna del palazzo centrale dell’Università di Catania, presenti ospiti eccellenti, dalla ministra dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo all’editore, e non
Un testo dei Gufi, fra i padri fondatori del cabaret italiano: risale al 1961 ma appare di freschissima e inquietante attualità. QUESTA DEMOCRAZIA Ammesso e non concesso / che l’italiano medio è un poco fesso / è democratico, / ma è un gran pericolo / lasciar
Non c’è solo Berlusconi a voler mettere il bavaglio ai giornalisti. Ci sono anche i mafiosi e sono espliciti: “O taci o ti ammazzo”. Vittima della minaccia è José Trovato, collaboratore del Giornale di Sicilia da Leonforte, in provincia di Enna. A
Tratto da Pietro Orsatti Left-Avvenimenti Settembre 2009 Quale lettura – Film e Fiction – propongono del fenomeno mafioso? Roberto Scarpinato e Antonio Ingroia della procura di Palermo e Raffaele Marino di quella di Torre Annunziata hanno lanciato un’ennesima allarmata riflessione su questo
Oggi, 24 settembre, proseguirà il processo che si sta tenendo a Roma, a carico di Marco Travaglio, Giuseppe Giustolisi, e Paolo Flores d’Arcais, che ha per oggetto il filone principale del cosiddetto “Caso Catania”, scoppiato sul finire del 2000 e mai venuto
Non ci sono dubbi. Non c’è solo l’ attacco alla libertà di informazione nelle intenzioni del governo e del premier Berlusconi. O meglio c’è un disegno autoritario che va oltre la libertà di stampa. Che mira direttamente ad attentare alle libertà democratiche
Forse qualcuno non ha mai amato Milena Gabanelli. Questa donna minuta, poco amante della spettacolarizzazione e del clamore, ha conquistato, però, la stima dei più perchè ha avuto il coraggio di dire in modo secco e documentato molte cose che altri non
Non si tratta solo di libertà di stampa, di informazione. Dietro l’attacco del premier ai giornali c’è ben altro, c’è il futuro delle nostre istituzioni democratiche. Lo afferma Roberto Morrione in un editoriale su Liberainformazione. “Il 19 settembre – ricorda Morrione – le