Le immagini si sovrappongono speculari, opposte l’una all’altra: i turisti che si tuffano in mare al ritmo di Maracaibo e i migranti che si gettano tra i flutti, rischiando di morire pur di raggiungere la costa. Non poteva non essere premiato (ha
In un festival caratterizzato dalla presenza di film italiani sull’immigrazione, quest’appello di registi, attori e artisti del cinema lancia un messaggio chiaro di denuncia e sensibilizzazione, che ci sembra importante diffondere in una regione, come la Sicilia, che invece di essere luogo
Sono trascorsi 16 anni da quando l’allora Ministro della Sanità “sdoganò” il diritto all’assistenza sanitaria per gli immigrati irregolari e clandestini, rimuovendo requisiti ostativi all’accesso. Da allora leggi e circolari hanno regolamentato l’accesso ai Livelli Essenziali di Assistenza, ma, spesso purtroppo, hanno
“Lavoro nero sempre più dilagante”, “allarme rosso”, “dati davvero preoccupanti”. A leggere questi titoli sembrerebbe che la piaga del lavoro sommerso sia una realtà recente, magari dovuta alla crisi economica. Purtroppo il lavoro nero è una malattia endemica, soprattutto nel nostro territorio,
Non arrivano solo con le carrette del mare, e non sempre sbarcano a Lampedusa. Come meta hanno comunque l’Europa e il primo approdo è quasi sempre l’Italia, spesso la Sicilia. Soprattutto quando si viene dal Maghreb e si cerca un nascondiglio sotto
Telegiornali e mezzi di informazione hanno dato grande risalto alla manifestazione di protesta del 27 luglio con la quale, ancora una volta, i migranti “ospitati” nel mega CARA di Mineo hanno denunciato la persistenza di condizioni di vita insostenibili nel cosiddetto villaggio
Da qualche giorno i cancelli del C.A.R.A. di Mineo sono stati ufficialmente aperti al Centro Astalli di Catania. L’entusiasmo dei volontari al via libera dal Ministero dell’Interno, interiorizzato sobriamente in pieno stile Centro Astalli, ha immediatamente lasciato spazio alla voglia di operare,
Sono più di quattro milioni, 90.000 in più rispetto all’anno scorso. Non arrivano, rischiando la vita, sulle coste di Lampedusa o di Porto Palo. Percorrono rotte opposte. Sono i nostri migranti, gli italiani residenti all’estero. Sono, appunto oltre 4,1 milioni. Tra le regioni italiane il triste
Ancora un racconto-denuncia di Giovanni Sciolto, che ha visitato i suoi amici somali nella nuova “residenza” di via Coppola. Sharif ricorda quelle parole ma non ne conosce esattamente il significato. Sono anni che nessuno glielo dice. Suo padre glielo urlava arrabbiato quando
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti (art. 32 della Costituzione italiana). La Consulta ha stabilito l’esistenza di un nucleo irriducibile di diritto alla salute anche per gli immigrati irregolari.