Non arrivano solo con le carrette del mare, e non sempre sbarcano a Lampedusa. Come meta hanno comunque l’Europa e il primo approdo è quasi sempre l’Italia, spesso la Sicilia. Soprattutto quando si viene dal Maghreb e si cerca un nascondiglio sotto
Telegiornali e mezzi di informazione hanno dato grande risalto alla manifestazione di protesta del 27 luglio con la quale, ancora una volta, i migranti “ospitati” nel mega CARA di Mineo hanno denunciato la persistenza di condizioni di vita insostenibili nel cosiddetto villaggio
Da qualche giorno i cancelli del C.A.R.A. di Mineo sono stati ufficialmente aperti al Centro Astalli di Catania. L’entusiasmo dei volontari al via libera dal Ministero dell’Interno, interiorizzato sobriamente in pieno stile Centro Astalli, ha immediatamente lasciato spazio alla voglia di operare,
Sono più di quattro milioni, 90.000 in più rispetto all’anno scorso. Non arrivano, rischiando la vita, sulle coste di Lampedusa o di Porto Palo. Percorrono rotte opposte. Sono i nostri migranti, gli italiani residenti all’estero. Sono, appunto oltre 4,1 milioni. Tra le regioni italiane il triste
Ancora un racconto-denuncia di Giovanni Sciolto, che ha visitato i suoi amici somali nella nuova “residenza” di via Coppola. Sharif ricorda quelle parole ma non ne conosce esattamente il significato. Sono anni che nessuno glielo dice. Suo padre glielo urlava arrabbiato quando
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti (art. 32 della Costituzione italiana). La Consulta ha stabilito l’esistenza di un nucleo irriducibile di diritto alla salute anche per gli immigrati irregolari.
Ironia della sorte. Proprio nella giornata del rifugiato i richiedenti asilo di Mineo hanno subito la carica di polizia e carabinieri. E’ la Rete antirazzista che ha denunciato gli incidenti avvenuti al termine della manifestazione di fronte al Residence degli aranci di
Ci sentiamo invasi. Quando ci viene data la notizia di nuovi arrivi, di nuovi sbarchi, ci sentiamo oggetto di una vera e propria invasione. O così ci viene presentata la situazione dai media o da molti politici. I numeri presenti nelle statistiche
Non è una reggia, ma una costruzione abbastanza anonima, collocata alla periferia della città, zona Zia Lisa, in mezzo ad altre costruzioni in odore di abusivismo. E’ la Casa di Accoglienza Padre Pino Puglisi, un bene confiscato alla mafia e affidato nel
Le percezioni restano cromaticamente cupe. Anche adesso che al Palazzo delle Poste il buio ha ceduto la scena alla luce bianca e intensa di due fari. La sensazione è quella che un altro mattone è stato posto a rinvigorire il muro che