Obiettivo: “Fare bene il bene”. Se lo propongono le associazioni, Caritas in testa, che operano sul territorio per offrire mense, posti letto, docce, o almeno un panino e una bevanda da consumare per strada, ai più poveri tra i poveri, coloro che
Quindici giorni a casa, a Catania, in Italia. Una pausa di riposo per Giovanni Sciolto, che lavora per una ONG, in Sud Sudan, alla organizzazione degli aiuti umanitari, a contatto con la polvere, la miseria, la guerra, la morte. Il suo stare
Non è vero che i morti e dispersi del Mediterraneo sono condannati a restare senza nome. Le madri, i padri, le sorelle, i fratelli dei migranti tunisini dispersi, partiti dal loro paese “subito prima o dopo la nostra rivoluzione”, si sono rivolti
E’ proprio vero che i ‘pacchi’ non finiscono mai… A confezionarli è il Comune di Catania e a riceverli, nel caso in questione, è il Centro Astalli, al quale l’amministrazione comunale -un paio di mesi fa- aveva manifestato l’intenzione di rinnovare il
Cinema e storie di migranti, un binomio ormai collaudato. Confermato anche da “Il santo nero”, film del regista catanese Antonio Bellia che abbiamo potuto vedere giorni fa al cinetetatro Allliata, nella Veccha Dogana di Catania. Molti sono i cineasti coinvolti nelle dolorose
Ragazze nigeriane uccise o selvaggiamente picchiate perchè vogliono uscire dalla schiavitù della strada, un pastore valdese nigeriano che cerca di aiutarle e di spezzare il legame “tra le gente di là e la gente di qua che gestisce il traffico delle persone”
Nadia ha quattro figli, il più grande ha raggiunto da poco la maggiore età e cerca lavoro. Gli altri vanno a scuola e Nadia è soddisfatta dei loro buoni risultati, come ogni mamma che spera in un futuro migliore per i suoi
È un privilegiato, in fondo, Malick: in Italia è arrivato in aereo, con un visto turistico, 10 anni fa, destinazione Milano, dove era atteso da due amici senegalesi. A Dakar aveva frequentato fino al terzo anno la facoltà di lettere e filosofia,
Non è stata certo una priorità di questo governo occuparsi dei profughi provenienti dal Nord Africa, soprattutto dalla Libia in guerra, sbarcati in Italia da più di un anno. A giorni, il 31 dicembre, finirà lo stato di emergenza dichiarato il 12
“Com’è triste la vita dell’uomo/ dedito al suo lavoro e al suo lamento/in attesa che torni Gesù” E’ l’inizio di un canto di Giacomo Sferlazzo, cantautore e pittore di Lampedusa, impegnato nel sociale in una realtà particolare come quella della sua isola,