“E’ vergognoso. Posso credere che nessuno li abbia visti? Non ci credo”. “Non vogliono vedere”. Tra le bancarelle della fiera di Sant’Agata in corso Martiri della Libertà, questi i commenti di alcuni catanesi che, esterrefatti, osservano i buchi profondi trenta metri e
Sotto la spinta della cronaca, il tema dell’immigrazione non perde mai di attualità, in un Paese, il nostro, nel quale crescono intolleranza e razzismo, dove una Ministra, la Kyenge, è quotidianamente esposta a vergognose minacce e provocazioni. Solo così è possibile spiegare
Con l’estate sono tornati i barconi dei migranti, gli sbarchi a Lampedusa, il sovraffollamento dei CIE e il pericolo di rivolte, le immagini dei mass-media con ‘folle’ inquietanti di uomini neri da cui ci sentiamo minacciati. Solo evitando la reazione emotiva e
E’ giovane Isa, giovane e bella, ma ha già una lunga e dolorosa storia alle spalle. E’ nigeriana, viene da una famiglia di contadini, povera e numerosa che l’ha venduta ad una organizzazione internazionale che recluta ragazzine da avviare alla prostituzione. Isa
L’Italia è il fanalino di coda in Europa per ricezione di rifugiati. Nell’anno scorso la Francia ha contato più di 60 mila richieste d’asilo, la Germania 70mila contro le 15.700 dell’Italia. Se in Italia l’arrivo dei migranti è percepito (e contrabbanmdato) come
Grande impressione ha destato in tutto il mondo la visita a Lampedusa con cui lo scorso 8 luglio papa Francesco ha dato inizio ai suoi viaggi apostolici. I mass-media hanno sottolineato la forza delle parole con cui il papa ha condannato i
Ha indossato gli abiti tradizionali per raccontare la sua storia di migrante e di rifugiato e ha commosso tutti quando la sua voce si è spezzata per l’emozione. E’ accaduto nel corso dell’incontro organizzato dal Centro Astalli insieme alla Parrocchia del Crocifisso
La battaglia che ci ostiniamo a combattere contro alcune migliaia di esseri umani che fuggono da guerre, persecuzioni politiche e carestie, passa anche per le parole che usiamo per definire questa gente e le loro azioni. Queste parole, usate a piene mani
Alcuni di loro si fanno chiamare Ragazzi di Catania e lo sono davvero perché sono nati a Catania, perché parlano l’italiano e anche il dialetto catanese ma le leggi italiane non li vedono così. Sono immigrati di seconda generazione e domenica 16
Oltre mille migranti sbarcati negli ultimi giorni in Sicilia, un numero imprecisato quelli che non hanno toccato terra, rimasti per sempre nel Mediterraneo, vero e proprio cimitero marino. Eppure, finita l’emergenza Lampedusa, tutto questo non fa notizia. Come non si parla più,