Un processo, quello a Mario Ciancio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, che dovrebbe essere, vista l’importanza del personaggio, al centro dell’attenzione. Il dibattimento procede, invece, a fari spenti, come se alla Città non interessasse interrogarsi sulla propria storia. Per rompere
Da vent’anni ogni anno arriva puntuale il dossier statistico della Caritas, che ci aiuta a liberarci da stereotipi, affrontando gli aspetti più rilevanti del fenomeno migratorio. E’ stato presentato in tutta Italia (a Catania, nella facoltà di Scienze Politiche), mentre sui giornali
Pio La Torre si rivolterebbe nella tomba. I beni sequestrati ai mafiosi, in forza di una legge che reca il suo nome, vengono restituiti agli stessi, e su un vassoio d’argento, dalle amministrazioni pubbliche, le stesse che dovrebbero garantire moralità e trasparenza. E’
Pare siano arrivati su un peschereccio d’altura, i circa 130 migranti che sono stati intercettati al largo e costretti ad approdare ieri sulla nostra costa dall’intervento della Guardia di finanza, dopo una notte definita da La Sicilia “rocambolesca”. E’ la conferma che
120 miliardi di euro è – secondo la recente relazione della DIA – il fatturato annuo della mafia, mentre assomma appena al 3,7% la quantità di beni confiscati (222 milioni di euro). Di fronte a tale differenza il ministro Maroni farebbe meglio
Con una interrogazione scritta Sonia Alfano, parlamentare europea, ha chiesto alla Commissione di introdurre a livello europeo il reato di associazione mafiosa, prevedendo anche una normativa comune per la confisca e il sequestro di beni riconducibili alla mafia. La richiesta parte dalla
Ringraziare sé stessi non è certo ‘molto elegante’, qualcuno però, ritenendolo – forse – un atteggiamento anticonformista, non rinuncia a farlo. Ed è ciò che è accaduto in Lombardia, e ha visto protagonista la Lega Nord, come ci racconta Lorenzo Frigerio. “Noi
E’ difficile credere che un museo civico pubblichi, nella sua collana editoriale, una testimonianza di chi per anni si è prostituito a San Berillo, vecchio quartiere catanese della prostituzione. Ed è ancora più difficile credere che questo libro sia stato promosso e
In buona parte saranno stati “gente di partito”, ma c’erano e hanno riempito il tendone, domenica sera, al parco Gioeni, nonostante la pioggia che aveva svuotato gli altri stand e spento la musica. Caldo il tema, “Sviluppo e Legalità. Binomio possibile in
“ Le ecomafie sono business, sono silenzio, sono tacito accordo. Il puzzo del loro malaffare è coperto dalle parole rassicuranti di quelli che ripetono a oltranza che tutto va bene”, scrive Roberto Saviano nella prefazione a ‘Ecomafia 2010, le storie e i
Berlusconi parla trionfalisticamente di una vittoria dell’antimafia dei fatti contro l’antimafia delle chiacchiere. Ma è davvero così? Certo, già l’affermazione di un sodale di Mangano e Dell’Utri è di per sè sospetta. Ma vediamo. Le norme delle legge 136, approvata dal Senato