Un processo, quello a Mario Ciancio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, che dovrebbe essere, vista l’importanza del personaggio, al centro dell’attenzione. Il dibattimento procede, invece, a fari spenti, come se alla Città non interessasse interrogarsi sulla propria storia. Per rompere
Il circolo catanese di Libertà e Giustizia, condividendo l’appello diffuso da LeG a livello nazionale, invita tutti i cittadini catanesi che abbiano a cuore la costituzione democratica e la dignità del nostro paese a sottoscriverlo. Ecco l’appello: 1. Dimissioni Chiediamo a Silvio
L’attuale procuratore di Catania, Vincenzo D’Agata, sta per lasciare il suo ufficio per raggiunti limiti di età. Il passaggio delle consegne al nuovo procuratore acquista un carattere di particolare rilevanza in una città come la nostra, in cui convivono e si intrecciano
“Se trovo chi ha fatto le nove serie de La Piovra e chi scrive libri sulla mafia che vanno in giro per il mondo a farci fare una bella figura, giuro che lo strozzo”. Queste parole sono state pronunziate da Silvio Berlusconi
E’ una vitttoria di “Antigone”, di “A buon ditritto” , del volontariato, delle associazioni che si occupano dei diritti dei carcerati e di tutta la società civile. Il caso di Carmelo Castro, morto in cella, in circostanze poco chiare, sarà riaperto dalla
Il primo evento organizzato presso La Feltrinelli di Catania è stato intensamente locale, catanese macca liotru: giovedì 7 gennaio si è tenuta la presentazione del bel libro di Massimo Gamba “Il Siciliano, Giuseppe Fava antieroe contro la mafia”, edito da Sperling e
Il caso Castro come il caso Cucchi? Se lo chiedono in molti. Ne è certa e non si dà pace Grazia La Venia, la mamma di Carmelo Castro, il ragazzo incensurato, entrato nel carcere di piazza Lanza il 28 marzo del 2009,
Se un notaio, uno a caso, ad esempio Ciancico, avesse “dimenticato” di versare le imposte dovute all’Agenzia delle Entrate, rischiando di rendere nullo un atto, cosa può fare un cittadino per accertarsi di non essere tra i “truffati” e per dormire sogni
Era la sera del 5 gennaio del 1984 quando i sicari del clan Santapaola-Ercolano uccidevano con cinque colpi di pistola alla nuca il giornalista e scrittore Pippo Fava. Fava aveva appena lasciato la redazione de I siciliani, il mensile da lui fondato
Com’era prevedibile, dopo l’approvazione del Piano Nazionale per il Sud da parte del Consiglio dei Ministri, c’è chi trionfalmente parla di altro traguardo di questo Governo (Berlusconi), c’è chi (Lombardo) senza mezzi termini afferma che “questo è il governo del nord che sta
A Catania se ne parla da due mesi, almeno negli ambienti “che contano”. Le cifre sulle somme non versate si rincorrono e si gonfiano, come sempre quando non ci sono informazioni certe. Ma il nome c’è, un nome grosso, quello di un notaio