Un processo, quello a Mario Ciancio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, che dovrebbe essere, vista l’importanza del personaggio, al centro dell’attenzione. Il dibattimento procede, invece, a fari spenti, come se alla Città non interessasse interrogarsi sulla propria storia. Per rompere
Una legge che riguarda gli ultimi, gli autori di reati “bagatellari”, cioè di piccoli reati, i tossicodipendenti trovati con una dose di hascisc in tasca, gli immigrati considerati ormai criminali per infrazioni “contravvenzionali”. E’ il decreto legge 211 del 2011 (convertito nella
Uno storico e un magistrato a confronto sul tema della Verità. Non un giuoco delle parti in un racconto dal sapore sciasciano, né una pièce pirandelliana dal gusto retrò. Una interlocuzione non monocorde, ma dialettica e ricchissima di squarci dottrinali adagiati sui
Sembra che non sia consuetudine dei componenti la Commissione Parlamentare Antimafia leggere le relazioni delle precedenti Commissioni. Prova ne è – come si legge nella bozza di relazione intermedia dell’attuale Commissione – l’incarico dato alla Direzione Investigativa Antimafia (pag. 5 introduzione) di studiare
Giovani distratti rispetto ai problemi del territorio e poco sensibili al tema della legalità? Non è detto. Gli studenti del Liceo Scientifico “Ettore Majorana” di San Giovanni La Punta inaugureranno domani, lunedì 12 marzo, un presidio di Libera all’interno del loro istituto.
Dalla laurea graziosamente conferita dal Magnifico Recca e dall’università di Catania all’ordine di custodia cautelare della Procura di Imperia. Sempre di carte si tratta ma la prima era honoris causa, a titolo d’onore; nella seconda, a quanto pare, l’onore entra molto poco.
E’ ottimista e pensa in positivo per quanto riguarda la lotta alla mafia, il procuratore della Repubblica di Catania Giovanni Salvi, presente all’incontro del 27 febbraio, organizzato da Cittainsieme per presentare il libro, “Ricatto allo stato, il 41 bis, le stragi mafiose
Semplici cittadini, magistrati, membri delle forze dell’ordine, giornalisti, sacerdoti, imprenditori, esponenti politici e amministratori uccisi per aver compiuto il proprio dovere o per aver visto e conosciuto quello che non si “doveva” sapere. Sono le vittime innocenti delle mafie che “Libera. Nomi
E’ morta lo scorso dicembre Ninetta Burgio ma, fosse stata viva, questa sentenza non le sarebbe piaciuta affatto. Sedici anni di detenzione e un’assoluzione per insufficienza di prove agli assassini di suo figlio, Pierantonio Sandri, scomparso a Niscemi, nel settembre del 1995, a
Il Nord come il Sud, in un’Italia unita dallo stesso predominio, quello delle mafie. E’ la tesi sostenuta da Giovanni Tizian nel suo libro, “Gotica. ’Ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea” presentato lunedì 13 nell’aula magna di Scienze Politiche, per iniziativa
Nell’aula 3 dei Benedettini, ci si ritrova dopo un anno a parlare del tema della legalità all’interno dei festeggiamenti per la patrona di Catania. Purtroppo, sul piano pratico, poco è cambiato. Il sindaco, che non ha ritenuto necessario intervenire o inviare un