Un processo, quello a Mario Ciancio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, che dovrebbe essere, vista l’importanza del personaggio, al centro dell’attenzione. Il dibattimento procede, invece, a fari spenti, come se alla Città non interessasse interrogarsi sulla propria storia. Per rompere
Eseguiranno, con i propri strumenti, i brani che hanno scelto per commemorare la morte del giudice Falcone, di sua moglie e della scorta. Sono gli alunni delle scuole ad indirizzo musicale Pestalozzi, Musco e Brancati di Librino, con la loro orchestra, e
S.O.S. per Telejato. I mittenti sono: DIECIeVENTICINQUE, l’Associazione Antimafie Rita Atria e I Siciliani Giovani.L’ispiratore è stato Massimiliano Perna con il suo articolo sul blog Il megafono. Il Destinatario il ministro dello Sviluppo economico e delle infrastrutture e trasporti Corrado Passera all’indirizzo:
Oggi nemmeno vincere un concorso difficile come quello per amministrare la giustizia assicura con rapidità un posto di lavoro. Lo dimostra la vicenda dei 325 vincitori del concorso nazionale per la magistratura, indetto nel dicembre 2009 e conclusosi, dopo due anni, nel
Non è la prima volta che lo dice in pubblico, ma evidentemente la notizia non è riuscita fino ad ora a …fare notizia. Eppure le dichiarazioni fatte dall’avvocato Enzo Guarnera -in occasione dell’incontro sulla Legalità promosso dagli ex alunni del Liceo Cutelli,
Un libro sul maxiprocesso nel corso di un incontro sul pacifismo? E’ accaduto a Catania sabato pomeriggio e il motivo c’è. Lo ha spiegato Dario Montana di Libera nella sua introduzione: l’antimafia non può che essere pacifista, così come ogni idea di
COMUNICATO STAMPA Raffaele Lombardo deve dimettersi. Il presidente della regione non può restare al suo posto di governatore un solo giorno in più, dopo che la Procura di Catania ha depositato, giovedì 4 Aprile, la richiesta di “rinvio a giudizio” per
Sarà intitolato a Pio La Torre il portale della legalità di cui ieri è stata annunciata la realizzazione, un archivio digitale destinato a raccogliere gli atti processuali e i discorsi parlamentari, gli scritti e le foto, tutti i documenti della attività politica
Lavori pubblici, usura, estorsioni, finanza. Cambia volto la mafia ma senza abbandonare i settori tradizionali di arrricchimento illecito. E se è vero che si va affermando una “cultura antimafia”, come viene riconosciuto nella relazione semestrale della Direzione Nazionale Antimafia, resta il ritardo
94 famiglie mafiose nella sola Sicilia occidentale, con una “forza complessiva di circa 3500-4000 soggetti, non tutti in libertà, ai quali vanno aggiunti i favoreggiatori, circa 8000 persone sfiorate solo da sospetti che vengono monitorate costantemente”. E’ il dato che troviamo nella
“Un’esperienza nuova e divertente!” la hanno definita i ragazzi che ne sono stati i protagonisti. Sono 42 studenti della quinta elementare e della prima media dell’Istituto comprensivo Amerigo Vespucci di Catania che ieri hanno creato un orto nel terreno confiscato alla mafia