Un processo, quello a Mario Ciancio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, che dovrebbe essere, vista l’importanza del personaggio, al centro dell’attenzione. Il dibattimento procede, invece, a fari spenti, come se alla Città non interessasse interrogarsi sulla propria storia. Per rompere
Dopo l’arresto di Rosario e Filippo Riela, qualcosa può cambiare per il Riela Group, azienda di trasporti sequestrata all’omonima famiglia mafiosa del clan Santapaola. L’azienda infatti ha continuato ad operare sul mercato dopo la confisca, avvenuta nel 1999, ma ha avuto
Ha chiesto di patteggiare. Il notaio Vincenzo Ciancico ha ammesso, cioè, le sue responsabilità: ha falsificato atti e ha intascato il denaro che ignari clienti gli davano per pagare le tasse e non lo ha versato nelle casse dello Stato. Il Gup
Pubblichiamo una lettera aperta al Capo del Governo Monti firmata dall’avvocato catanese Goffredo D’Antona. E’ stata postata sulla bacheca del nostro profilo Facebook. La pubblichiamo perché ci sembra che essa inviti tutti a riflettere sul fatto che una
In attesa che vengano effettuate le indagini sull’incendio che ha distrutto circa sei ettari di agrumeto del bene confiscato alla mafia e assegnato alla cooperativa Beppe Montana – Libera Terra, giungono da ogni parte gli attestati di solidarietà ai membri della Cooperativa.
“E’ tutto finito”. Furono le parole amare pronunciate dal giudice Caponnetto all’indomani dell’omicidio Borsellino. Tre mesi prima c’era stata la strage di Capaci. Il vecchio magistrato, che era venuto dalla Toscana a Palermo dopo la morte di Chinnici per ricoprire la carica
Della connessione mafia-politica si parla ormai, più o meno apertamente, dagli anni ’80 perchè è proprio in quel periodo che si forma una squadra, composta da persone di altissimo livello che vuole impedire qualsiasi cambiamento politico, nazionale ed internazionale: viene così costruito
Parla da uomo di Chiesa don Salvatore Resca, aprendo ieri sera – davanti alla scalinata della parrocchia Santi Pietro e Paolo – la serata in cui CittàInsieme e altre diciotto associazioni catanesi hanno scelto di ricordare le vittime dei delitti di mafia,
La scommessa non è solo offrire ai ragazzi del carcere minorile esperienze interessanti e formative che siano una sorta di risarcimento per quello che molti di loro non hanno mai avuto. Questo all’IPM di Catania già si fa e Argo ne ha
Per 20 anni, a ricordare la strage di Capaci del 23 maggio 1992, a Catania, sono state Cittainsieme e altre associazioni della cosiddetta società civile che, ai piedi del Palazzo di Giustizia, hanno riproposto e difeso le idee di Falcone e di
Il 23 maggio del 1992 un attentato mafioso uccideva il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Per ricordare Falcone vi riproponiamo una sua intervista, rilasciata a Corrado Augias pochi