Un processo, quello a Mario Ciancio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, che dovrebbe essere, vista l’importanza del personaggio, al centro dell’attenzione. Il dibattimento procede, invece, a fari spenti, come se alla Città non interessasse interrogarsi sulla propria storia. Per rompere
Disastro colposo, art. 449 del codice penale. E’ il capo di imputazione di cui dovranno rispondere due dirigenti della Icom s.p.a., la società che ha realizzato l’ipermercato Porte di Catania. Una cattiva realizzazione che ha fatto sì che quintali di fango si
Sono di solito tre i soggetti che concorrono a far fuori un magistrato o un giornalista in Sicilia: la politica attraverso i Servizi segreti, il potere economico, la mafia. Nel caso di Mauro De Mauro, del quotidiano palermitano “L’Ora,”la mafia ha solo
Non sfonda una porta aperta chi vuole prendere posizione, oggi a Catania, contro la pena di morte, considerata ancora da molti un modo efficace per contrastare la diffusione del crimine. Ben venga quindi l’iniziativa del gruppo Italia 72 di Amnesty International che
Mentre sta per partire la grande manifestazione di protesta contro l’installazione del Muos all’interno della riserva naturale orientata “Sughereta di Niscemi”, è arrivata la notizia del sequestro dell’impianto da parte della Magistratura. Il provvedimento è stato emesso dal Gip su richiesta della Procura
Il progetto è quello di educare alla legalità le generazioni più giovani facendo conoscere i misteri di una delle organizzazioni criminali più potenti e sanguinose del mondo, Cosa Nostra. Lo si fa attraverso Lezioni di mafia, presentato da Rai Educational in anteprima
Due i libri dell’editore Castelvecchi presentati alla Feltrinelli di Catania, per fare memoria dei tristi eventi verificatisi a Palermo tra gli anni ’80 e ’90: “Il sopravvissuto” dell’ex ispettore della DIA Pippo Giordano (scritto con il giornalista Andrea Cottone) e “A Palermo
Qual è il mezzo più efficace per raccontare realtà delicate che, spesso e volentieri, vengono lasciate nell’ombra dagli ordinari mezzi d’informazione? Secondo qualcuno è il fumetto. Questo qualcuno è la casa editrice padovana “BeccoGiallo”, nata con l’intento di narrare quei fatti che,
“Niente sangue, niente stampa”! Fa dell’ironia, il procuratore Salvi, sull’esiguo numero di giornalisti intervenuti alla conferenza stampa da lui convocata ieri mattina per presentare un bilancio dell’attività della Procura nel primo semestre di quest’anno. Poi si siede, non dietro il tavolo dei
Che i mafiosi non uccidano donne e bambini è una leggenda metropolitana. E’ una bugia bella e buona. Anzi, brutta e cattiva come la ferocia e la violenza esercitate contro chi è fisicamente più debole. La mafia ha ucciso donne e ragazzi
“Credo di aver capito la nuova regola del gioco: si uccide il potente quando avviene questa combinazione fatale, è diventato troppo pericoloso ma si può uccidere perché è isolato“. Si possono applicare a Carlo Alberto Dalla Chiesa, al suo assassinio, avvenuto trenta