Un processo, quello a Mario Ciancio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, che dovrebbe essere, vista l’importanza del personaggio, al centro dell’attenzione. Il dibattimento procede, invece, a fari spenti, come se alla Città non interessasse interrogarsi sulla propria storia. Per rompere
Mafiosi e corruttori state sereni: Matteo Renzi vuol far passare l’autoriciclaggio soft. C’è però chi si oppone a tutto ciò e chiede al governo di fare un passo indietro, tornando al testo che il ministro della Giustizia Andrea Orlando aveva presentato in
C’è un sito per non dimenticare. Si chiama Casamemoria Vittimemafia e ci ricorda le vittime della mafia. Un’opera meritoria in un’epoca superficiale e distratta. Ieri ci ha fatto ricordare, con un filmato che vi riproponiamo, due morti innocenti, Michele Ciminnisi e Vincenzo
Ricordi ed emozioni che affiorano, ma anche prese di posizione sul presente, in particolare sulla solitudine in cui vengono lasciati i giudici che si misurano con questioni spinose come la trattativa Stato-Mafia. Questi alcuni degli ‘ingredienti’ del libro in cui il giornalista
Non ha più smesso di testimoniare Antonina Azoti, figlia del sindacalista ucciso nell’immediato dopoguerra perchè difendeva i diritti dei contadini contro la prepotenza degli agrari e dei loro gabelloti. E’ intervenuta di recente ad uno degli incontri sulla legalità del Campo antimafia
La recente pubblicazione delle motivazioni della sentenza che ha disarcionato Raffaele Lombardo ha finito per coinvolgere, fra le righe, anche Mario Ciancio, proprietario e direttore del quotidiano ‘La Sicilia‘. I giornali che hanno riportato la notizia, al di là delle generiche citazioni
Lavori manuali di mattina, momenti di confronto e di formazione nel pomeriggio hanno impegnato, dall’uno al dieci agosto, i 30 ragazzi provenienti da Sicilia, Emilia, Spagna, che hanno partecipato al campo di lavoro antimafia organizzato da Arci Catania, Cgil e Spi al
Riprendiamo oggi il discorso iniziato ieri sulla La.Ra srl di MottaSant’Anastasia e lo ampliamo cercando di capire cosa non funzioni nella gestione delle aziende confiscate alla mafia che, sotto il controllo del proprietario ‘mafioso’, funzionavano e, passate nelle mani dello Stato, diventano
Un’altra azienda confiscata alla mafia ischia oggi la liquidazione e potrebbe aggiungersi presto a quel 90% di aziende confiscate già sparite dal mercato. E’ la La.Ra s.r.l, una delle società del gruppo facente capo a Carmelo La Mastra, con sede a Motta
Per non dimenticare ma soprattutto per cambiare. E’ con uno sguardo al presente che ieri a Catania, in due diverse manifestazioni, organizzate rispettivamente dall’Associazione Italiana Magistrati Minorili e Famiglie (AIMMF) e da AddioPizzo, è stato ricordato Paolo Borsellino nel ventiduesimo anniversario della
Mentre – lentamente – le due Camere del Parlamento discutono l’inserimento del delitto ambientale nel codice penale (proposta presentata oltre 1 anno fa ed ancora in attesa di approvazione da parte del Senato), dal Rapporto Ecomafia 2014, presentato da Legambiente, si apprende