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A scuola di antimafia

Ormai non passa giorno in cui non dobbiamo leggere di scuole in difficoltà economiche tali da non riuscire a gestire nemmeno l’ordinaria amministrazione, eppure ci sono tante istituzioni scolastiche che, malgrado queste e altre difficoltà, continuano ad essere baluardo di formazione civile

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Libera, "Dal sogno al segno"

Lancio di aquiloni, una corsa campestre, dolci preparati dagli alunni del CNOS. Sono alcuni dei momenti previsti all’interno della manifestazione organizzata da Libera per domani, lunedì 12 aprile, nel terreno confiscato alla mafia, in contrada Casa Bianca. Come sempre l’associazione cura molto

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La mafia e gli Ordini "disordinati"

La legge fondamentale in materia di Ordini professionali parla chiaro: «Coloro che non siano di specchiata condotta morale e politica non possono essere iscritti negli albi professionali e, se iscritti, debbono esserne cancellati, osservate per la cancellazione le norme stabilite per i

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La lotta alla mafia negli scatti di Letizia Battaglia

“Se la guerra è civile”. Palermo dal 1975 ai primi anni ’90. Letizia Battaglia (Palermo, 1935) é una delle protagoniste della fotografia italiana contemporanea Prima donna e primo fotografo europeo a ricevere (1985) il prestigioso premio “W. Eugene Smith Award”, Letizia Battaglia

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Come sono buone le arance…antimafia

E’ il momento della raccolta dei frutti, in senso metaforico e reale. Da marzo nel terreno confiscato alla mafia in contrada Casa Bianca, a Belpasso, è cominciata la raccolta delle arance. Ci si dedicano i ragazzi che stanno seguendo il corso di

Finalmente una graduatoria in cui Catania non è ultima

Era ora! Dopo aver dovuto imboccare tanti bocconi amari per tutte le volte in cui Catania sta sempre in fondo (la qualità della vita, la quantità di differenziata, il gradimento del sindaco, …), dobbiamo finalmente dire grazie ad Eurispes perché nel suo

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Regione, lotta al racket senza quattrini

La Regione siciliana è accanto alle imprese taglieggiate dal racket, dall’usura e a quelle confiscate alla mafia. A patto, però, che queste non le chiedano quattrini. Resta, così, solo sulla carta una legge regionale dell’anno scorso molto pubblicizzata come “primo intervento concreto

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