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Giorgio Ambrosoli, libertà e responsabilità

Libertà e responsabilità, due facce di una medaglia e due parole chiave nella vita di Giorgio Ambrosoli, il commissario liquidatore della Banca privata italiana, assassinato l’11 luglio del 79, dalla criminalità organizzata e da esponenti del mondo politico-finanziario degli anni 70. Lo

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Accursio Miraglia, sindacalista eroe

Il suo motto era: “Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio” e ancora “La forza dell’uomo civile è la legge, quella del bruto e del mafioso la violenza fisica e morale”. Tra i numerosi sindacalisti (almeno 36) uccisi in Sicilia tra

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Fava e i tanti modi di fare antimafia

“Fava è stato ucciso dalla Città, una Città che marciva, che non gli perdonava di chiamare i boss boss e i mafiosi mafiosi, di denunciare i ‘cavalieri dell’apocalisse’ e la protezione di cui godevano da parte delle Istituzioni”. Così Francesco Merlo, nel corso

Pippo Fava ai ragazzi, quindici giorni prima di morire

A 30 anni dalla morte di Giuseppe Fava, giornalista, scrittore, drammaturgo, sceneggiatore siciliano, Argo ripropone un filmato quasi inedito, di cui solo una piccola parte è stata inserita nel docufilm “I ragazzi di Pippo Fava”. E’ il discorso fatto da Fava agli

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Ora è piena luce sull'omicidio di Pierantonio Sandri

L’unico condannato con sentenza di morte definitiva e irrevocabile è stato lui, Pierantonio Sandri, che purtroppo non ha avuto dal suo tribunale nessuna possibilità di grazia. Ma il suo sacrificio, grazie alla testimonianza di sua madre Ninetta, si è trasformato in impegno

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