Un processo, quello a Mario Ciancio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, che dovrebbe essere, vista l’importanza del personaggio, al centro dell’attenzione. Il dibattimento procede, invece, a fari spenti, come se alla Città non interessasse interrogarsi sulla propria storia. Per rompere
“La città si confronta. Una festa per cominciare”, dibattiti, musica, poesia, e un’occasione di confronto tra associazioni che lavorano sul territorio. Invitate a presentarsi raccontando il focus del loro impegno, le associazioni sono state inoltre sollecitate a fare delle precise richieste alla
Una storica legge e recensisce il romanzo di uno storico. Accade oggi su Argo, con Marina Mangiameli che ci parla del romanzo epistolare scritto da Salvatore Lupo, pubblicato nel 2023 da Zolfo Editore. Che uno storico scriva una storia può sembrare ovvio.
Ha avuto qualcosa di particolare, quest’anno, la giornata del 21 marzo, riconosciuta – per iniziativa di Libera e con una legge dello Stato – “giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. La particolarità di quest’anno è l’insistenza
Chi può contrastare quel fenomeno pervasivo che è la mafia, in grado di condizionare la nostra vita personale e quella di tutta la comunità, mettendo a rischio la convivenza civile? Lo possono fare da una parte le istituzioni, dall’altra la società, quando
Una mafia che non spara, non è estranea al corpo sociale ed è ben mimetizzata nel tessuto economico. Una mafia di cui imprenditori, professionisti, amministratori richiedono i servizi per ottenere maggiori guadagni. Sono queste le “Mafie al Nord Italia” descritte da Alessandra
L’assoluzione di Mario Ciancio Sanfilippo, sia pure in primo grado, è avvenuta con formula piena, “il fatto non sussiste”. E il fatto, come sappiamo, è il concorso esterno all’associazione mafiosa. I giudici, evidentemente, non hanno considerato convincenti le prove addotte dai pubblici
“Una Chiesa evangelica, povera, attenta agli ultimi, libera dai condizionamenti della politica, non sarebbe ‘corteggiata’ dalla mafia”. Ancora, “se la Chiesa non avesse addomesticato il Vangelo, se le comunità cristiane fossero ‘diverse’ rispetto ai valori del mondo, lontane dalla ricerca del denaro
A quarant’anni dal 5 gennaio 1984, giorno dell’assassinio mafioso di Giuseppe Fava, la memoria del giornalista-scrittore è ancora viva e rappresenta un punto di riferimento fondamentale per coloro che vogliono liberarsi delle mafie. Ciò è certamente dovuto all’ autorevolezza, alla profondità –
“Controvento. Racconti di frontiera”, edito da Zolfo è l’ultimo libro di Attilio Bolzoni. Sulla copertina una strana foto di Tony Gentile, l’autore della famosissima istantanea che coglie il sorriso complice di Falcone e Borsellino. Qui c’è un cane solitario su una strada
Perchè per la maggior parte di noi Cesare Terranova è solo un nome, menzionato nella sequenza degli omicidi eccellenti degli anni Sessanta/Settanta? Mancano forse i materiali per un ‘racconto’ completo che colmi questo vuoto? Se lo chiede Luca Gulisano in occasione della