Quando il primo schiaffo mi bruciò viso e anima non ebbi forza di parlare [……] Quando la piccola Mary disse “Mamma ti difendo io” non ebbi forza di parlare [……] Quando risuonò il verdetto “alienazione parentale” non ebbi forza di tacere…. Con
Hanno studiato la storia artistica delle avanguardie novecentesche, discusso su temi d’attualità e dipinto. Parliamo dei giovani ristretti dell’Istituto Penale per i Minorenni di Catania, impegnati nel laboratorio tenuto a Bicocca da Ivana Parisi insieme con altri operatori de La Poltrona Rossa,
No, non stiamo discutendo dei futuri vaccini contro il Covid 19, parleremo di un insieme di associazioni (movimenti della società civile impegnati nella difesa dei beni comuni, sindacati di base, gruppi che praticano il mutualismo), un fronte variegato e composito che ricorda
Una donna con disabilità vive una realtà durissima. E’ esposta alle discriminazioni di cui sono fatte oggetto le donne, ma anche a quelle riservate alle persone con disabilità, con un effetto moltiplicatore delle disuguaglianze, che rende le donne con disabilità più discriminate
Liberato dalle erbacce e dai rifiuti di ogni genere che lo rendevano inutilizzabile, l’Anfiteatro di viale Castagnola è divenuto il contesto in cui si è svolto l’incontro con il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, organizzato qualche giorno fa dal CSVE, Centro servizi Volontariato
Un processo, tante mobilitazioni. Il processo è quello che inizierà, oggi 3 ottobre, al tribunale di Catania. Imputato, con l’accusa di sequestro di persona, l’ex ministro e attuale “capo” della Lega Matteo Salvini. L’accusa si riferisce al 2019, quando l’allora ministro dell’interno
Come si vive in un paese in guerra senza arrendersi alla distruzione, alla fame, alla mancanza di libertà? Ce lo racconta Laura Silvia Battaglia nel suo documentario “Yemen, nonostante la guerra”, che dà spazio all’eccezionalità del quotidiano e ci fa riconoscere la
“I porti sono stati chiusi, il diritto d’asilo è stato sospeso in Grecia e in Ungheria, c’è stato un silenzio mortale sulle persone rifugiate alle frontiere esterne, sulle persone in transito tra le frontiere interne, sugli invisibili che vivono nelle nostre città,
Un centinaio di persone, in un caldo pomeriggio di luglio, si ritrovano in viale Africa, a Catania, nel piazzale davanti a dove una volta sorgeva il palazzo delle Poste. Di cui, dopo la demolizione, rimane solo una piccola parte della facciata esterna.
“Se mi dovessero uccidere i nomi sono questi’, parole di Adnan Siddique, il trentaduenne pakistano, da cinque anni in Italia, che lavorava, a Caltanissetta, nel settore delle