Chi legge Argo sa che Antonio Mazzeo è per noi una fonte, fondamentale e credibile, sui temi della pace e del disarmo, ma non solo. Nei giorni scorsi Antonio ha ottenuto il premio giornalistico Archivio Disarmo – Colombe d’oro per la pace,
Come si vive in un paese in guerra senza arrendersi alla distruzione, alla fame, alla mancanza di libertà? Ce lo racconta Laura Silvia Battaglia nel suo documentario “Yemen, nonostante la guerra”, che dà spazio all’eccezionalità del quotidiano e ci fa riconoscere la
E’ confortante – nell’attuale periodo di isolamento delle menti oltreché dei corpi – osservare come siano ancora in tanti, anche nella nostra città, a sentire l’esigenza di ricevere aggiornamenti ed appoggiare le lotte dei popoli oppressi. E’ quanto accaduto giovedì 3 settembre
8 agosto, a conclusione della manifestazione No Muos, i partecipanti, così come è sempre avvenuto negli ultimi anni, procedono con la cosiddetta “battitura” delle reti. Un’azione assolutamente simbolica, che non può creare nessun
Ascoltiamo oggi la voce di Marina che ci parla di un progetto umanitario che sta potenziando, con macchinari e attrezzature sanitarie, alcuni ospedali di Damasco e di Aleppo. Siria martoriata. Non c’è chi possa trovare esagerato definire
Amici di Argo che vivono ed operano in vari Paesi del mondo ci fanno arrivare in questi giorni il loro grido di allarme per quello che sta accadendo attorno a loro, dove la diffusione dell’epidemia di Covid sta aggravando e rendendo più
Una manifestazione nazionale a Roma e varie iniziative in altre città anche siciliane, per richiamare l’attenzione sulla gravità di ciò che sta accadendo in Palestina, dove – il prossimo 1 luglio – il governo presenterà alla Knesset una legge che prevede l’annessione
Si è laureato alla facoltà di medicina di Catania per poi tornare nel suo paese, dove ha contribuito a fondare e dirige il Centro Medico Al Saqada a Betlemme, nei territori occupati palestinesi. Un Centro attivo da quasi venti anni, in cui
Una frazione dei soldi spesi a livello globale per le armi basterebbe a fornire assistenza sanitaria e istruzione di buona qualità per tutti gli esseri umani. Non solo, con questo denaro si potrebbero anche assicurare energia pulita, protezione dell’ambiente, sicurezza nella vecchiaia
In un momento drammatico in cui si sprecano le lodi e il sostegno, quanto meno verbale, al lavoro di medici e infermieri, mentre arrivano soccorsi da altri Paesi ma non dall’Europa, si moltiplicano le restrizioni alla mobilità individuale e si introduce un