Queste foto le ha scattate un siciliano ieri a Berlino, uno di noi di Argo, in ‘trasferta’ in Germania. Ci rimandano le immagini dei fiori e dei lumini che si moltiplicano nello slargo in cui sorgevano i mercatini di Natale, a due
Una scelta “eticamente censurabile e politicamente subalterna” di cui il nostro governo dovrebbe rendere conto all’opinione pubblica. Così don Pino Ruggieri, professore emerito di teologia, già rettore della chiesa di San Nicola e oggi di San Vito, definisce il voto contrario dell’Italia
Un corteo con oltre mille partecipanti, molti i giovani, provenienti da tutta la Sicilia, il 2 ottobre ha ribadito, ancora una volta, il no al Muos e richiesto la smilitarizzazione dell’Isola, a partire dalla sughereta di Niscemi. Particolarmente contestato, dai manifestanti, il
E’ alta l’attenzione mediatica riservata alle terre – le nostre – in cui i migranti sbarcano, quasi assente quella per le terre di esodo. Esordisce così Daniela Melfa, del Centro studi CoSMICA, introducendo la tavola rotonda, da lei presieduta con garbo e
“Ogni mese riflessioni e proposte per educare ed educarsi alla partecipazione, alla legalità, alla solidarietà, alla giustizia, alla sobrietà, al servizio, alla gratuità, alla condivisione, al conflitto, alla cura dell’ambiente, alla speranza… insomma alla PACE.” Si presenta così Mosaico di pace, rivista
Non siamo ipocriti: i morti non sono tutti uguali. Ci sono morti di serie A e di serie B o anche Z. Ci sono figli e figliastri. Così attorno al feretro di Valeria Solesin si stringe tutta una nazione, dal premier Renzi
“Vedere morire una persona è un’esperienza dura, vedere morire un bambino lo è ancora di più, vedere morire un bambino perchè l’ambulanza è stata fermata ad un posto di blocco è intollerabile”. Queste parole, pronunziate da suor Donatella del Caritas Baby Hospital
15 maggio 2015, invasione di giapponesi nel centro di Catania. Stavolta , però, non si è trattato di normali turisti. I nipponici che passeggiavano per via Etnea erano lì per condannare la guerra: erano alcuni dei mille passeggeri della Peace Boat, la
Occhi piccoli e ammiccanti e un sorriso tra lo scettico e il burlesco; andatura dinoccolata e portamento eretto. Così i giornali descrivono Gésa Kertész, calciatore ungherese e celeberrimo allenatore del Calcio Catania negli anni ’30, che sacrificò la sua vita per lottare
“Da cosa ci sentiamo realmente minacciati? Da un’invasione nemica o piuttosto dalla crisi economica, dalla mancanza di lavoro, dal rischio idrogeologico e dalle variazioni climatiche?”La legge di iniziativa popolare “Un’altra difesa è possibile: campagna per la difesa civile, non armata e nonviolenta”