Bombe, morte, massacri, armi, tante armi. Queste le parole che risuonano continuamente attorno a noi e che rendono difficile parlare di Pasqua, di resurrezione, di pace. Ma dovremmo anche chiederci da dove
“Tutte le guerre passano dai porti”. Lo sostengono gli organizzatori della marcia per la pace e contro le armi prevista nel porto di Genova per sabato 2 aprile. E’ prevista anche la consegna all’Autorità Portuale di un
Se vuoi la pace, prepara la pace. Fare tacere immediatamente le armi, fermare l’invasione russa dell’Ucraina, disarmare le grandi potenze. Ancora una volta il Movimento No Muos, a Niscemi, indica una strada alternativa per bloccare l’ennesimo conflitto armato. Forse un migliaio di
Schiamila arriva in ospedale con l’ambulanza, estratta dalle macerie di una casa bombardata, ferita all’addome. Ha integre braccia e gambe, c’è speranza per lei, anche se è una bambina sola, senza più mamma e papà. Viene operata e migliora rapidamente, ma il
26 febbraio, Castello Ursino – Catania. Centinaia di cittadine e cittadini partecipano alla manifestazione promossa dalla rete Restiamo umani/Incontriamoci, che ha aderito all’appello lanciato da Peacelink contro la guerra in Ucraina. “Contro l’escalation militare è
Il progettato ampliamento della pista dell’aeroporto di Sigonella, considerato necessario per fare della base siciliana un hub per gli aerei cisterna USA, sebbene mai discusso dal Parlamento Italiano, prevede l’esproprio di un centinaio di ettari di terreni nei comuni di
Per i vertici statunitensi, Sigonella è il fulcro del Mediterraneo, the hub of the Med. Giornalista e ‘operatore di pace‘, Antonio Mazzeo segue sempre con attenzione l’evoluzione e i cambiamenti di una base militare, quella di Sigonella appunto, che acquista una
Della collina di Monte Po abbiamo parlato di recente come di un’area di notevole interesse non solo paesaggistico ma anche storico ed archeologico. Dovrebbe rientrare nel grande Parco che, seguendo il corso del fiume Acquicella e arrivando fino al mare, può costituire
Luciano Nigro, infettivologo e impegnato in progetti di cooperazione internazionale, attualmente in Angola, presidente di Lhive Catania, ci parla di Gino Strada, e di Emergency. Gino Strada è morto e con lui muore un pezzo della nostra storia, muore un pezzo della
Educazione stradale, alimentare, ecologica, sessuale, questo (e altro ancora) si è chiesto negli ultimi anni alla scuola italiana. A una istituzione, impoverita di risorse e di prestigio sociale (basta pensare alle remunerazioni del personale scolastico), cui sono state sottratte