Sopralluoghi e visite dell’area interessata, anche con tecnici della Soprintendenza, riesame della cartografia e ricerche sulla proprietà delle singole particelle catastali, incontri con i tecnici del Comune: sul Parco Monte Po – Vallone Acquicella, pur nel silenzio dei media, è proseguito in
La Regione non ha ancora dato l’ok definitivo alla richiesta di ampliamento della concessione avanzata da La Tortuga che ha già privatizzato, dal 2007, parte del porticciolo, prima liberamente fruibile. La concessione renderebbe inaccessibile il molo e lo specchio acqueo da esso
Un’area sottoposta a vincolo paesaggistico per i riferimenti storici e mitologici, per le costruzioni pittoresche e l’incantevole vista sormontata dall’Etna, il porticciolo di Ognina, rischia di essere ulteriormente privatizzato e sottratto al libero accesso dei cittadini. L’accaparramento da parte di una società
Grazie ai prodigi della tecnica, Pier Luigi Cervellati, uno dei maggiori urbanisti del nostro paese, ha potuto partecipare, da uno schermo gigante, alla presentazione del libro di Maurizio Palermo, “Il ballo del mattone”. Trattenuto nella sua Bologna da motivi di salute, quando
Chi ha detto di amare Catania e di volersi impegnare per il suo sviluppo, per lo più ha inteso questo sviluppo come crescita edilizia perché l’edilizia è stata considerata, ed è considerata tutt’oggi, non sempre a ragione, il settore trainante dell’economia. Ne
Un’area vastissima, una spianata di cemento senza nemmeno un albero. E’ il parcheggio dell’ospedale San Marco, più di 1.500 posti auto su 37mila metri quadrati di superficie. Il verde è rappresentato solo dal piccolo cerchio di
Sembra incredibile ma è vero. Qualcuno ha riproposto il progetto di un supermercato in via Palazzotto, là dove, nel 2015, la direzione urbanistica aveva negato il permesso di costruire e ricevuto da Tar e CGA la conferma della legittimità del proprio diniego.
A volte ritornano. E’, infatti, di nuovo attuale il progetto di costruire 2 mega aule universitarie nell’area della Purità, alle spalle di quello che era il cinema Experia, divenuto nel tempo un centro sociale occupato, chiuso con un atto di forza nell’ottobre
Una recinzione, un cancello, persino una telecamera. L’accesso alla Timpa, già resa inavvicinabile dalla presenta costante di vigilantes, è adesso interdetto da una barriera fisica su cui spicca un cartello di ‘proprietà privata’. Lo hanno constatato di presenza alcuni cittadini del
Il Santa Marta che prospettava dagli anni sessanta del Novecento su via Clementi non c’è più. Non piange nessuno per questa demolizione, perché l’edificio, del tutto incongruo rispetto al contesto settecentesco, era stato accettato come necessario senza