I lavori di ristrutturazione dell’ex Monte di Pietà (oggi di proprietà della famiglia Proto, la stessa che gestisce la discarica Oikos di Motta S.Anastasia) rispettano le norme urbanistiche? gli scavi producono danni archeologici? Argo si è interrogato su questi lavori, sui permessi
“That’s the press, baby”, “E’ la stampa bellezza”. Nel film il direttore-Bogart rivendicava il diritto all’informazione contro chi avrebbe voluto zittire i reporter. Il nostro quotidiano locale sembra muoversi nella direzione opposta, “essere portavoce della élite politica di ieri e di oggi”,
Una banca dati del patrimonio edilizio pubblico dismesso e l’utilizzo degli immobili di questo patrimonio anche per fini abitativi: sono le richieste avanzate al Sindaco, agli assessori all’Urbanistica e alla Cultura, al presidente del
Secondo le accuse della procura di Trapani, in Sicilia sono stati alterati i dati relativi all’andamento del contagio del Covid 19. Con l’accusa di falso materiale e ideologico è finita agli arresti domiciliari la dirigente del
Appartamenti chiusi e non utilizzati a Catania ce ne sono tanti, ma paradossalmente sono tante anche le famiglie che vivono in pessime condizioni abitative e avrebbero bisogno di una casa decente. Quello che manca è l’edilizia sociale, le
Un vicepresidente di municipalità, tre vigili urbani, un consigliere comunale sono implicati nell’operazione “Sipario” coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Catania e condotta dalla Guardia di Finanza. Con l’aggravante che
Una sfida che rischiamo di perdere, quella sui beni confiscati alla mafia. Della legge che ha introdotto il sequestro e la definitiva confisca è come se fosse rimasto in piedi solo l’aspetto sanzionatorio, punitivo, e si fosse perduto quello più
Spazi comuni non illuminati, funzionamento intermittente dell’ascensore (e su 14 piani non è una carenza di poco conto), difficoltà nella fornitura dell’energia elettrica. A due mesi circa dalla consegna dei 96 alloggi dell’ex Palazzo di
Tre milioni di euro, stanziati dall’Europa come contributo “sino al 100% dei costi ammissibili”. In altre parole, accedendo a questo finanziamento il Comune di Catania non avrebbe dovuto sborsare neanche un euro. Se l’Amministrazione non ha
Evidentemente, i membri della Commissione cultura dell’Assemblea regionale non si sono resi conto fino in fondo, delle ulteriori potenzialità che potrebbe avere un certo modo di intendere la valorizzazione dei beni culturali siciliani, altrimenti non si spiegherebbe perché