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UNESCO in salsa sicula

Un bel megaporto a Lipari? Perché no? E’ la moda del momento! Un’aviopista a Vulcano? Un’emozione unica atterrare in mezzo agli sbuffi di zolfo! Una passerella in legno e acciaio sul fiume Anapo? Indispensabile per facilitare la visita alla necropoli di Pantalica.

Siciliani creativi

Spesso, e con grande rammarico, ci siamo dovuti soffermare sul destino di tanti giovani catanesi, e non solo, obbligati a emigrare per mancanza di occasioni di lavoro o di ambiti di ricerca capaci di valorizzarli. Non si tratta di piagnistei mammoni, ma della rabbia

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Crescete e moltiplicatevi (le indennità)

Avrebbero dovuto ripetere il prodigio della pesca miracolosa, hanno ripiegato sul più fattibile “crescete e moltiplicatevi”, riferito però alle poltrone e alle indennità personali piuttosto che ai pesci. Stiamo parlando dei Consorzi di ripopolamento ittico, l’ennesima perla dei provvedimenti di sostegno all’economia

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Promuovere la qualità del Made in Sicily

Forse la Sicilia è arrivata fra le ultime regioni a capire che la globalizzazione dei mercati poteva costituire, più che un pericolo, un’occasione decisiva per far fare alle proprie produzioni tipiche un salto di qualità. La condizione essenziale per uscire dal vittimismo

Trapani, la petroliera occupata e il diritto al lavoro

Il 25 novembre del 2011 chi si trovava in Antartide o in Sudafrica poteva ammirare una importante eclissi solare, nello stesso momento ventuno operai della società Cantiere Navale di Trapani salivano a bordo e occupavano la petroliera ”Marettimo M”, ferma da tre

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Pizzo, uno spread siciliano

Squilibri e danni per tutta la popolazione, sono le conseguenze della presenza mafiosa in un territorio. Che si tratti di imprenditori acquiescenti o resistenti o conniventi, una cosa è certa: il pizzo determina l’aumento dei prezzi a scapito di tutti i consumatori.

C’era una volta Wind Jet …

Ancora nubi sul cielo dei trasporti catanesi. Con un colpo a sorpresa, infatti, la Cai berlusconiana, che già ‘patriotticamente’ si era presa il poco di polpa restante dell’Alitalia e aveva scaricato i debiti sul groppone di dipendenti, creditori e contribuenti, ha annunciato

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