Un processo, quello a Mario Ciancio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, che dovrebbe essere, vista l’importanza del personaggio, al centro dell’attenzione. Il dibattimento procede, invece, a fari spenti, come se alla Città non interessasse interrogarsi sulla propria storia. Per rompere
Riceviamo la presente lettera aperta che Rifiuti Zero, insieme ad altre associazioni del settore, indirizza al Governatore Lombardo. Al di là del tono volutamente e provocatoriamente burocratico, nella lettera si ricorda in modo molto chiaro quali siano i danni alla salute determinati
Ammontano a 6,5 miliardi di euro i fondi strutturali sottratti alla Sicilia per finanziare opere pubbliche già progettate e cantierabili. Ad essi si aggiunge il blocco dei pagamenti per lavori eseguiti per un ammontare di oltre 1 miliardo di euro. Tutto rimodulato
Il Fatto quotidiano è uscito per primo e la notizia è rimbalzata subito con enorme clamore in città e nel Paese: il potente editore e direttore del quotidiano La Sicilia, Mario Ciancio Sanfilippo, è stato iscritto nel registro degli indagati per concorso
Pio La Torre si rivolterebbe nella tomba. I beni sequestrati ai mafiosi, in forza di una legge che reca il suo nome, vengono restituiti agli stessi, e su un vassoio d’argento, dalle amministrazioni pubbliche, le stesse che dovrebbero garantire moralità e trasparenza. E’
120 miliardi di euro è – secondo la recente relazione della DIA – il fatturato annuo della mafia, mentre assomma appena al 3,7% la quantità di beni confiscati (222 milioni di euro). Di fronte a tale differenza il ministro Maroni farebbe meglio
“ Le ecomafie sono business, sono silenzio, sono tacito accordo. Il puzzo del loro malaffare è coperto dalle parole rassicuranti di quelli che ripetono a oltranza che tutto va bene”, scrive Roberto Saviano nella prefazione a ‘Ecomafia 2010, le storie e i
Ai dubbi espressi solo recentemente dall’ing. Calzona, si aggiungono le perplessità di carattere tecnico-strutturale che l’ing. Antonio Maria Michetti, strutturista di chiara fama e di riconosciuta onestà intellettuale, allievo di Pier Luigi Nervi, ha esposto sulla rivista L’architetto italiano gia nel 2005,
Il progetto del Ponte sullo Stretto, di cui si parla come se l’opera fosse pronta per essere realizzata, è rimasto ancora alla fase preliminare. In attesa che vengano approntati il progetto definitivo e quello esecutivo, ancora di là da venire, vogliamo ricordare
O il ponte, o la vita! Questa sembra essere la seria minaccia che Bluvia, braccio operativo di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) sullo Stretto di Messina, sta concretizzando a danno degli interessi dei siciliani Secondo i sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl,
Non è ancora nato, ma è già lotta fra gli “eredi”. Stiamo parlando del Ponte sullo Stretto che stimola gli appetiti più vari, nonostante del progetto esecutivo non ci sia neanche l’ombra. Innanzitutto, come dice Antonio Mazzeo, quelli di chi è interessato