Un’altra azienda confiscata alla mafia ischia oggi la liquidazione e potrebbe aggiungersi presto a quel 90% di aziende confiscate già sparite dal mercato. E’ la La.Ra s.r.l, una delle società del gruppo facente capo a Carmelo La Mastra, con sede a Motta
Non è Catania il primo comune che si dota di un regolamento per l’assegnazione dei beni confiscati alla mafia, eppure in qualcosa la nostra città si è distinta. Da una parte il silenzio sul ruolo attivo svolto dalle associazioni antimafia e soprattutto
Raccontano di case, cascine e castelli che erano abitati da assassini e hanno preso il nome delle loro vittime, Alessandra Coppola, giornalista del Corriere della Sera, e Ilaria Ramoni, avvocato esperto in legislazione antimafia, nel libro-inchiesta “Per il nostro bene”. “Casa Caponnetto,
Chi l’ha nominato è più realista del re, pardon più cammaratiano di Cammarata. Si perché l’ex sindaco di Palermo ha rinunciato all’incarico prestigioso, sia pure senza portafoglio, all’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla mafia mentre chi l’ha nominato, il direttore dell’Agenzia
Da pochi giorni è stata inaugurata, alla presenza del neoministro degli Interni Anna Maria Cancellieri, la sede palermitana dell’ Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati . Nel pomeriggio dello stesso giorno si è svolta in Prefettura la cerimonia di assegnazione alla Regione Siciliana
Pio La Torre si rivolterebbe nella tomba. I beni sequestrati ai mafiosi, in forza di una legge che reca il suo nome, vengono restituiti agli stessi, e su un vassoio d’argento, dalle amministrazioni pubbliche, le stesse che dovrebbero garantire moralità e trasparenza. E’
120 miliardi di euro è – secondo la recente relazione della DIA – il fatturato annuo della mafia, mentre assomma appena al 3,7% la quantità di beni confiscati (222 milioni di euro). Di fronte a tale differenza il ministro Maroni farebbe meglio
Riceviamo da Libera Catania la comunicazione dell’avvenuta costituzione della cooperativa che gestirà il terreno confiscato alla mafia in contrada Casa Bianca. E’ un avvenimento importante per Catania ed è frutto di un paziente lavoro di preparazione, che avrebbe potuto essere maggiormente valorizzato
“La Commissione Europea investirà 64 milioni di euro nello sviluppo delle proprietà sequestrate alle mafie nell’Italia meridionale.” Lo ha affermato il commissario europeo alla politica regionale Pawel Samecki, come leggiamo nel numero 43 di asud’europa (UE: incentivi all’uso sociale dei beni di
Don Luigi Ciotti, presidente di Libera e del Gruppo Abele, dalle pagine di Liberainformazione lancia un appello. Firmarlo è un dovere morale. Ecco il testo dell’appello: “Tredici anni fa, oltre un milione di cittadini firmarono la petizione che chiedeva al Parlamento di approvare