Il mare e la navigazione a vela come occasione di crescita umana e psicologica, come esperienza di libertà e insieme di rigore, come momento di condivisione così formativo da potersi trasformare in uno strumento di riabilitazione per chi ha sbagliato e si
Ascoltare e raccogliere le esperienze di altre associazioni, ognuna con la propria identità, i propri riferimenti, le proprie competenze e passioni, essere il punto di coagulo di una rete in cui “le differenze diventano valore”. Questo è il cuore di ‘Libera, associazioni,
Pasqua con le uova di cioccolato per la gioia dei bambini e anche dei grandi. A volte i bambini, soprattutto i più piccoli sono quasi più interessati all’involucro che al contenuto, attratti dalla forma, dai fiocchi e dalla bella carta colorata, con
Riflettori puntati sull’Africa, il continente dimenticato da tutti tranne che da multinazionali e speculatori che ne sfruttano le ricchezze. E’ il CoPE (Cooperazione Paesi emergenti), una ONG nata a Catania ad opera di volontari, a tenere accesi questi riflettori sin dal 1989
In gruppo attorno ad un gioco da tavola, in coppia davanti ad una scacchiera, da soli a provare i pattini a rotelle. Sono i ragazzi di Monte Po, che hanno appena montato la tenda di Mani Tese e la stanno allestendo indulgendo
Una chiesa gremita e un bellissimo titolo, “Con il Vangelo nelle periferie esistenziali secondo l’insegnamento di Papa Francesco”, per il Convegno Diocesano della Caritas, tenuto sabato scorso al Seminario Arcivescovile. Le ‘periferie esistenziali’ di cui si è parlato sono state però solo
Sembra un bazar e in un certo senso lo è. Nel seminterrato di via Montenero 8, sede del mercatino di Mani Tese, trovi infatti di tutto, capi di vestiario, giocattoli, oggetti per la casa, mobili, libri. Tutto rigorosamente usato. Raggruppati in un
Una spesa medica imprevista, un debito che non si riesce a saldare, le tasse universitarie da pagare, il pericolo di restare intrappolati nelle maglie dell’usura: tutte situazioni che ormai sono all’ordine del giorno e non solo per casi marginali. Le chiamano ‘le
L’appuntamento è per martedì alle 19 a s. Chiara, uno dei tanti gioielli tardo barocchi in via Garibaldi, sede del gruppo catanese della comunità di s. Egidio. In uno stanzone della canonica una quindicina di ragazze e ragazzi, fra liceali e universitari, stanno
“Ho le lacrime agli occhi. E’ la prima volta che vedo il campetto illuminato”. Si chiama Giuseppe, lavora in un chiosco di Monte Po e da più di dieci anni, a fianco di Mani Tese, combatte per riappropriarsi del suo quartiere. Parla