Il mare e la navigazione a vela come occasione di crescita umana e psicologica, come esperienza di libertà e insieme di rigore, come momento di condivisione così formativo da potersi trasformare in uno strumento di riabilitazione per chi ha sbagliato e si
Ascoltare e raccogliere le esperienze di altre associazioni, ognuna con la propria identità, i propri riferimenti, le proprie competenze e passioni, essere il punto di coagulo di una rete in cui “le differenze diventano valore”. Questo è il cuore di ‘Libera, associazioni,
Si chiama sindrome di Marinesco—Sjogren (MSS) e prende il nome da due scienziati che per primi hanno riconosciuto e studiato questa patologia che fu descritta originariamente dal neurologo rumeno Gheorghe Marinescu (1863-1938) negli anni trenta del secolo scorso come una nuova malattia
Pasqua con le uova di cioccolato per la gioia dei bambini e anche dei grandi. A volte i bambini, soprattutto i più piccoli sono quasi più interessati all’involucro che al contenuto, attratti dalla forma, dai fiocchi e dalla bella carta colorata, con
Riflettori puntati sull’Africa, il continente dimenticato da tutti tranne che da multinazionali e speculatori che ne sfruttano le ricchezze. E’ il CoPE (Cooperazione Paesi emergenti), una ONG nata a Catania ad opera di volontari, a tenere accesi questi riflettori sin dal 1989
Nel Febbraio di quest’anno la Corte Costituzionale ha “bocciato” la legge sulle droghe (Fini-Giovanardi) che equiparava droghe leggere e pesanti, facendo così rivivere la legge Iervolino-Vassalli (modificata dal referendum del 1993) che prevede pene più basse per le prime. In questo quadro
Un numero significativo di migranti approda quotidianamente nelle coste siciliane. Un paese civile e le sue Istituzioni, invece di creare paura e allarme, dovrebbero attrezzarsi per dare risposte positive e “umane” a chi abbandona tutto e tenta questi “viaggi della speranza”. Quello
“Chi uccide un bambino spegne il sorriso di una fata”. La frase è di Iqbal Masih, un bambino pakistano ucciso dalla mafia del suo paese per aver osato ribellarsi alla sua condizione di schiavo tessitore di tappeti e diventato, quindi, un simbolo
In gruppo attorno ad un gioco da tavola, in coppia davanti ad una scacchiera, da soli a provare i pattini a rotelle. Sono i ragazzi di Monte Po, che hanno appena montato la tenda di Mani Tese e la stanno allestendo indulgendo
Turchia, a pochi chilometri dal confine siriano. E’ qui che si trova il nostro amico Giovanni Sciolto, operatore umanitario, blogger dalla prosa poetica, esploratore delle marginalità umane e sociali, ieri a Catania, oggi in altre parti del mondo. Prima di essere mandato presso