Partirono anche dalla Sicilia i cosiddetti “treni della felicità”, i convogli che, nell’immediato secondo dopoguerra, trasportarono circa 70.000 bambini per darli in affidamento a centinaia di famiglie di lavoratori del Centro e del Nord. Si tratta di una pagina di storia italiana,
Una Villa di età tardo romana in contrada Gerace di Enna, circa 15 km a nord dalla Villa del Casale di Piazza Armerina, rispetto alla quale, pur essendo meno ricca ed estesa, presenta delle peculiarità originali. Della campagna di scavi che la
Di Leda Antinori, staffetta partigiana, si è parlato a Catania il 18 aprile, in preparazione della festa della Liberazione. Per iniziativa de La Ragna-Tela, Le Città vicine e Catania Libri è stato, infatti, presentato il libro “Leda. La memoria che resta” di
Tanta tensione, nei giorni passati, rispetto allo svolgimento del corteo del 25 aprile a Catania. Una manifestazione che da tanti anni, partendo da piazza Stesicoro, raggiunge il Palazzo di Città e successivamente piazza Machiavelli (S.Cosimo e Damiano) dove, sotto le lapidi dei
Tra le donne dimenticate, ‘invisibili‘, oggi, otto marzo, vogliamo ricordare le lavoratrici delle miniere. A partire da quelle siciliane che lavoravano nelle miniere di zolfo dell’agrigentino. Di loro parla soltanto Vittorio Savorini, ne le “Condizioni economiche e morali dei lavoratori nelle miniere
Anche nella realtà catanese sono tantissime le iniziative promosse per questo 27 gennaio in cui ricorre la 18a Giornata della Memoria. Come deciso dal Parlamento Italiano viene ricordato “lo sterminio e le persecuzioni subite dal
Firmata il 27 dicembre, è entrata in vigore il primo gennaio 1948. E’ la nostra Costituzione, che compie settanta anni e, come si suol dire, non li dimostra. Non invecchia perchè è ancora, in gran parte, da attuare, perchè non è solo
Il nuovo asse viario che il Consiglio Comunale di Tremestieri Etneo ha deciso di realizzare nella seduta dello scorso 10 ottobre nasce con un vulnus. Prevede infatti la distruzione di un manufatto di notevole valore etno-antropologico, una torretta tipica del paesaggio rurale
Quaranta anni dopo arriva l’edizione riveduta e accresciuta del primo libro di Adolfo Longhitano, “La parrocchia nella diocesi di Catania”, presentata mercoledì sera al Museo diocesano. Il titolo, come ha detto uno dei relatori, Orazio Condorelli dell’Università di Catania, non rende pienamente
I protagonisti della storia chiamati per nome, anche se con “nomi d’arte” e raccontati come se si trattasse di compagni di scuola, o addirittura di classe. Persino un intero popolo, quello americano, ridotto a un unico personaggio. La Storia, insomma, ridipinta con