Nato nel 1956, sino a diciotto anni è vissuto e ha lavorato come pastore a Lentini, fra le montagne dell’entroterra siracusano, accompagnato dai suoni delle 600 campane del suo gregge e da un tamburo, da lui stesso costruito tendendo le pelli conciate
Nel back stage di Nathan il Saggio, in Cattedrale. Qualche ora prima della lettura scenica per la regia di Lamberto Puggelli, l’inventore di “Ingresso libero”, teatro di qualità offerto a chi sa apprezzarlo. Due parole dietro le quinte con il registra. E’
Portare o non portare una classe di liceo a vedere una mostra sul patrimonio archeologico industriale siciliano? Sì, perché sono alunni di una quinta di un liceo scientifico, molti faranno gli ingegneri (crisi economica permettendo…), altri i ricercatori (qui la cosa si
Una rassegna di otto film per fare diventare il cinema un momento di incontro e di scambio tra il quartiere di San Cristoforo e il resto della città. E’ questo lo spitito con cui i volontari del Gapa presentano la loro iniziativa
Dopo Venezia, dove ha aperto la sezione Controcampo ottenendo 10 minuti di applausi, Catania. All’Odeon prima che nelle altre sale cinematografiche italiane. E’ il nuovo film di Roberta Torre, regista milanese per nascita ma siciliana d’elezione, che racconta il bisogno di soprannaturale da
Vi sono molti modi di visitare l’Orto Botanico di Catania. Questo è il modo in cui lo ha visto Alberta Dionisi. Uno sguardo da artista. sito del Dipartimento di Botanica
Cummari comu va lu vostru vermu? San Giuvannuzzu, lassatimi stari Si l’ha manciata la pampina ‘ndernu A la cunocchia nun vosi acchianari. (Comare come va il vostro verme?/San Giovannuzzo, lasciatemi stare/si è mangiata la foglia invano/alla conocchia non volle salire). I versi
Sono sei cortometraggi, che spazieranno all’interno dell’’universo dell’immagine, dal comico-trash al drammatico, dall’animazione alla sperimentazione, dalle tematiche sociali a quelle ecologiche. Verranno proiettati il 7 settembre 2010 nel cortile di Palazzo Platamone, Palazzo della cultura di Catania, a partire dalle 20.30. L’
“Tra le canzoni popolari siciliane – scrive Francesco Giuffrida – Mi votu e mi rivotu è tra le più note e cantate”. Nasce, o comunque si diffonde in Sicilia, nel Settecento, infatti la prima registrazione su carta risale ai primi anni dell’