Chi non ricorda, a Catania, al termine delle manifestazioni per il 25 aprile, festa della Liberazione, gli appassionati interventi di Nunzio Di Francesco, il combattente partigiano Athos deportato dai nazisti nel campo di sterminio di Mauthausen? Il 21 luglio, all’età di 87
Mentre l’orchestrina suonava “Gelosia”, un piccolo pregiudicato veniva ucciso da un rivale in amore. L’educazione professionale di un cronista può cominciare così, con il racconto di un banale delitto d’onore in un articolo riscritto quasi del tutto, titolo compreso, dal direttore
E’ un libro lieve, leggero come l’aria, l’aria pulita di Mosè, nella campagna agrigentina. Ma reca in sé la forza, la consistenza della memoria. Ed é denso dei sapori e dei profumi della cucina siciliana. E’ “Un filo d’olio” di Simonetta Agnello
Dopo aver risolto tutti i problemi riguardanti il ‘pane’ (sviluppo economico, disoccupazione giovanile, sistema dei trasporti, ecc.) i nostri deputati regionali si sono dati alla coltivazione delle ‘rose’ e la loro prima alzata di ingegno è stata la proposta di legge dell’on.
Taormina 2011: se la 65esima edizione dei Nastri d’Argento sarà sicuramente ricordata per il successo di Nanni Moretti con Habemus Papam (sei premi su sette candidature, nella votazione fra i giornalisti cinematografici), la 57esima edizione del Film Fest è stata segnata dai
“Una terra riscopre la propria dignità quando comincia a pensarsi come espressione di una cultura originale e autonoma. Quando fa della propria identità un progetto di futuro aperto. Quando fa dei propri bisogni UN CAPOLAVORO”. Su questo presupposto è nato L’Arsenale, libera
L’UDI (Unione Donne in Italia) di Catania e la Convenzione per la Pace hanno scelto un’escursione cinematografica articolata in quattro tappe. L’accogliente Arena Argentina farà da cornice ad un viaggio spaziotemporale tra la Sarajevo convalescente del 2006, Londra e i quartieri ricchi
Ciechi per vedere meglio. Ciechi per vedere altro. Per eliminare, non considerandole, le “scorie e i frammenti” dei quali è riempito l’intervallo tra la nostra nascita e la nostra morte. Quattro lavori per raccontare l’esistenza, come “gioco un tantino cieco dove appare
Un discorso attualissimo e insieme profetico. E’ quello pronunciato a Milano, nel 1955, da Pietro Calmandrei, ad un gruppo di studenti universitari, introducendo una serie di conferenze sulla Costituzione. Ci sembra il giorno giusto per riprodurne la parte che ci è sembrata