Nessun approccio sentimentale, nessuna analisi sociologica. Il catanese Leonardo Rodolico ha scelto per il suo cortometraggio la cifra dello straniamento. Ci immette in un contesto noto, il mondo accademico, ci fa assistere ad un esame universitario, ci presenta un personaggio di aspetto
In un festival caratterizzato dalla presenza di film italiani sull’immigrazione, quest’appello di registi, attori e artisti del cinema lancia un messaggio chiaro di denuncia e sensibilizzazione, che ci sembra importante diffondere in una regione, come la Sicilia, che invece di essere luogo
Cinema, teatro. E ora anche la regia. Donatella Finocchiaro non si ferma, insegue sempre nuovi traguardi. Trampolino di lancio per la sua opera prima è il festival di Venezia al quale, peraltro, partecipa anche nelle vesti di attrice, diretta da Crialese in
A maggio del 2011 una grande festa dai toni un po’ strapaesani, come giustamente ha osservato Francesco Merlo, editorialista catanese de “la Repubblica”, aveva celebrato il ritorno ad Aidone della cosiddetta Venere di Morgantina. Si tratta di uno degli innumerevoli tesori trafugati
Siamo a più di metà dell’opera. E’ infatti quasi giunta alla conclusione la rassegna cinematografica sull’unità d’Italia di cui abbiamo parlato domenica scorsa. Pubblichiamo oggi una valutazione dell’esperienza, e un approfondimento sui suoi contenuti, scritta per Argo da Fabio Gaudioso, curatore della
Il conto è presto fatto: un abbonamento in curva allo stadio costa 240 euro che moltiplicati per 24 fanno 5760 euro. Tanto costerà alle disastrate casse dell’Università di Catania regalare anche quest’anno 24 abbonamenti per assistere dalla Curva sud alle partite dell’amato Catania
Fabio Gaudioso, responsabile degli eventi culturali e addetto stampa del Cinestudio, presenta così sul sito di Aetnanet la rassegna cinematografica da lui curata con il patrocinio della Provincia. I film saranno proiettati dal 22 al 31 agosto presso l’Anfiteatro delle Ciminiere in
“Voce di donna che grida nel deserto, scrive Maria Grosso. Voce che culla, che nutre, che consola. Voce che raschia, che attraversa pietra”. Stiamo parlando di Rosa Balistreri, cuntastorie e cantastorie siciliana, alla cui vicenda, personale e artistica, Nello Correale ha dedicato
Di solito non ci occupiamo di argomenti che non siano catanesi e siciliani o legati comunque alla Sicilia e di interesse siciliano. Stavolta, però, facciamo un’eccezione perchè il libro recensito tocca un argomento di interesse generale, quello del testamento biologico e dell’eutanasia.