Mario Incudine. Ovvero come trasformare uno spettacolo in un grande concerto e un grande concerto in una festa. Tra passato e futuro, tradizione e innovazione, Incudine è tutto e di più: cantante, attore, ricercatore, musicista e autore di colonne sonore, cantastorie e
Le difficoltà del teatro catanese sono sotto gli occhi di tutti, Nicola Alberto Orofino, con una lettera aperta (che proponiamo in versione ridotta), prova ad avviare una riflessione. Regista e attore, Orofino debutta giovanissimo al Piccolo Teatro di Catania nella “Cantatrice Calva”,
Gli amministratori catanesi non sembrano essersene accorti anche se ultimamente con i Briganti del San Teodoro, ci sono stati incontri ufficiali. E in ogni caso i ragazzi di Librino non hanno avuto né sovvenzioni, né facilitazioni. Nessuno “sconto”, dunque, nemmeno quando hanno
“Ho letto un centinaio di pagine, non ho nemmeno finito il libro e improvvisamente… ho preso una cotta”. L’innamorato in questione è Salvatore Sgroi, ordinario di linguistica, uno degli intervenuti nell’aula magna del Dipartimento di Scienze politiche alla presentazione del libro della
Stanno sulla scena con sicurezza e non sembrano intimiditi dalla presenza di un folto pubblico. Si commuovono, ed esultano, solo nel ricevere l’applauso finale. Sono i protagonisti dello spettacolo “Polvere”, scritto e diretto da Smeralda Capizzi e Marco Chenevier, messo in scena
Sabato scorso era previsto, in Piazza Università, un particolare tipo di flashmob, ovvero il “flash-book”, manifestazione pubblica diffusa in alcune grandi città italiane e sperimentata nello scorso anno anche a Catania, come Argo ha raccontato. Sfortunatamente, la “Catania che legge” ha dato
Sapevamo che era bravo a ritrarre luoghi, guerre lontane e brutture vicine, e anche personaggi, facce, sguardi. Ma non che andasse sotto i vestiti e dentro la pelle; ignoravamo che sapesse anche fotografare le anime. Con i ritratti della mostra “Poveri noi”,
Le giornate al campo San Teodoro proseguono e con esse il lavoro di chi sta plasmando un sogno non con promesse altisonanti e vuote parole ma con zappa e ramazze, polvere e sudore, terra e palloni ovali. Ormai il terreno di gioco
Non sono pochi i libri sulla mafia scritti pensando ai lettori più giovani. Vogliamo segnalarne qualcuno, di uscita più o meno recente, perché pensiamo che anche i più giovani abbiano diritto di essere informati su un fenomeno criminale che coinvolge anche loro.
Quando diciamo bene pubblico pensiamo subito all’acqua, alle scuole, ai monumenti. Invece bene pubblico sono anche le parole, perché sulle parole e sul loro retto uso si fonda la nostra forma di convivenza sociale, la democrazia. Per questa ragione, e non solo, è