Librineria a Librino. Lo dice la parola stessa, avrebbe detto il Ferrini di Quelli della notte. E così fu, qualche mese fa: da un’idea dei ragazzi dell’associazione sportiva “I Briganti Rugby” e del Centro Iqbal Masih, è nato un servizio culturale e sociale che
Bastione degli Infetti? Quanti catanesi sanno dove si trova e cosa rappresenta? Non molti, eppure si tratta del Bastione più integro tra quelli della cinta muraria cinquecentesca di Catania, quella cosiddetta di Carlo V. Si trova nel quartiere dell’Antico Corso ma non è
Ossa dei morti e pupi ri zuccuru, pipareddi e nzuddi, Rame di Napoli e dolcetti di pasta reale. Sono alcuni dei dolci tipici della Festa dei morti in Sicilia che, soprattutto fino ad alcuni anni fa, genitori o nonni ci facevano trovare
“Care compagne, forse voi non sapete ancora quale potenza sia la donna per mobilitare tutto il popolo e spingerlo, con ogni mezzo, all’insurrezione armata”. Con queste parole si apre la mostra “Le volontarie della libertà dalla Resistenza alla nascita dell’Udi”, organizzata dall’Udi
Ne sono stati protagonisti giovani starlette ma anche preti e suore, operai e intellettuali, ragazze o donne più che mature. Sono i calendari, molto richiesti dalla gente e molto – come dire?- frequentati da chi vuole mettersi in mostra o da chi,
3 fotografe, 8 cave abbandonate e 40 scatti. Sono gli ingredienti di “SULFUR, una realtà che ci appartiene”, mostra fotografica firmata Officina delle Visioni che documenta quello che resta delle miniere di zolfo del Nisseno, famose per aver rappresentato la ricchezza di
Siamo agli ultimi giorni della campagna di crowdfunding per “Atridi – fumetto & teatro”, il nuovo fumetto indipendente che, come la sua autrice, può vantare origini catanesi. È avvenuto proprio a Catania infatti il fortuito incontro tra Paola Cannatella e Giorgia Coco;
Lo sguardo di Alberta Dionisi cattura i particolari architettonici dei palazzi, delle chiese, delle stradine di Modica. Ed è poesia.
Irrompe la Sicilia in una piazza iraniana, quella di Esfahan. Si chiama Naqsh-e jahàn, “Piazza metà del mondo”, è patrimonio Unesco e – a conferma del suo nome – è davvero una delle più belle della Terra. Irrompe perché un gruppo di
Le case sventrate, le finestre che si aprono sul vuoto, il selciato e le abitazioni invasi dalla vegetazione, l’assenza di figure umane. Le rovine di Poggioreale sono ancora lì a ricordare il sisma che quasi 46 anni fa, 14 e il 15