Una vita ricchissima di azioni e pensieri quella di Giuseppe Dossetti, giurista, teologo, politico, cristiano. L’ha raccontata, lo scorso venerdì 27 gennaio, il teologo Pino Ruggieri inaugurando – nella chiesa del Crocifisso della Buona Morte – il primo di una serie di
Sono sette i cippi che si incontrano lungo uno dei viali del parco Gioeni di Catania. Le scritte e i nomi rimandano per lo più alla seconda guerra mondiale e alla persecuzione degli ebrei. Una delle lapidi porta il nome di un
Un Fava inedito quello che oggi vi riproponiamo. Nell’ottobre del 1983 il giornalista firmava infatti, su “I Siciliani”, un articolo dal titolo “Sulle strade del buon mangiare in Sicilia“, un viaggio ‘lontano dagli inquinamenti e dai missili atomici’, un’inchiesta insolita, da lui
Ricorre domani, 5 gennaio, l’anniversario dell’assassinio di Pippo Fava, intellettuale scomodo messo a tacere da mano mafiosa. Per ricordarlo sono previsti vari appuntamenti, a Catania e nella sua Palazzolo Acreide. Noi vogliamo fare memoria di Fava giornalista, scrittore, pittore, con le parole
“Io pago il tuo libro con il mio ‘buono’ e tu mi dai i contanti”. Questa la proposta che una giovane donna si è sentita fare, di recente, da un ragazzo in una grande libreria di Catania. Non è un episodio isolato.
“Il Governo è abbastanza forte per stroncare in pieno e definitivamente la sedizione dell’Aventino. L’Italia, o signori, vuole la pace, vuole la tranquillità, vuole la calma laboriosa; gliela daremo con l’amore, se è possibile, o con la forza se sarà necessario”. 3
La magia del vetro ha incontrato la passione. Quella di Emanuela Di Bella, artista catanese da tempo in trasferta a Siracusa. A Catania e’ tornata con una mostra, 60 pezzi, vetrate, sculture, portaritratti, lampade, gioielli, formelle e, last but not least, l’amore
Del monastero dei Benedettini conosceva e amava ogni pietra. Era stato l’anima del restauro e aveva personalmente disegnato alcuni ambienti e arredi. Davanti a questo edificio da lui così amato si è svolto il funerale laico per commemorarlo e la compagna degli
A che serve la storia? In una società come la nostra in cui la velocità, sul modello delle macchine, diviene sempre più il parametro fondamentale per misurare le prestazioni umane, prima ancora di chiedersi, quale storia insegnare bisogna forse avere il coraggio
Misura tutto, tranne ciò che rende la vita degna di essere vissuta. E’ il Pil, così come viene definito dall’attrice Maria Giulia Campiolo a conclusione dello spettacolo da lei creato e recitato, “E tu di che Pil sei?”. Rappresentato di recente a