Le case sventrate, le finestre che si aprono sul vuoto, il selciato e le abitazioni invasi dalla vegetazione, l’assenza di figure umane. Le rovine di Poggioreale sono ancora lì a ricordare il sisma che quasi 46 anni fa, 14 e il 15
Cavagrande. Il nome evoca un contesto incantevole, quasi magico, con le acque che si rincorrono tra rocce suggestive, precipitando in cascate o allargandosi in laghetti. Anche in quell’incanto l’Officina delle Visioni, la cui opera Argo ospita da qualche tempo, ha scovato vecchie
“E’ nata per gioco, per scommessa, non per la voglia di apparire ma di “essere”, per la volontà di condividere con altri le nostre visioni, di “vedere” le cose e non solo di guardarle, per la curiosità di esplorare il mondo fuori
Linee, volumi, quinte che si sovrappongono, che si accavallano e si nascondono; giocano a rimpiattino l’una dietro l’altra. Sembra ancora una volta un dipinto astratto l’ennesima foto della nostra amica Alberta Dionisi, premiata dal gruppo IG_Sicily di Instagram. Non si tratta di
Ricca di emozioni e per nulla retorica la serata che il Comune di Milo, in collaborazione con Franco Battiato e la Nazionale cantanti e sotto la regia di Red Ronnie, ha dedicato a Fabrizio De Andrè. A partire dal filmato, girato a
Argo ha pubblicato nei giorni scorsi un commento all’idea del mecenate Antonio Presti di dotare l’Etna di un’opera d’arte, un uovo d’oro, simbolo di vita, bellezza, fertilità e armonia. Sulla pubblicazione, la redazione storica di Argo non è – ed è forse
Sono state di recente diffuse dai media le dichiarazioni di Antonio Presti sulla sua volontà di legarsi in modo sempre più stretto a Catania e di valorizzare il territorio dell’Etna, ormai riconosciuto patrimonio dell’umanità, con originali manufatti artistici, iniziando con un grande
La vita è bella e tutti abbiamo diritto di viverla, in pace. A dirlo è l’equipe della compagnia teatrale multietnica Isola Quassùd Liquid Company durante la performance “Life is beautiful – un rito di comunione in omaggio alle vittime del Mediterraneo”, una
Non il custode della tradizione e delle figure mitiche del passato ma il cantore dell’attualità, colui che sa leggere e raccontare in modo critico il presente. Questo è il cantastorie che ci viene presentato da Fortunato Sindoni e Mauro Geraci nel corso
Due rampe di scale ed è stato come scendere al cuore della storia e della identità religiosa di Catania. La cripta dell’antica cattedrale di s. Agata la Vetere, il cui piano di calpestio coinciderebbe, secondo studi recenti, con la sede del Pretorio