Plasmando nella creta, o tracciando nelle sue tele, i corpi contorti di figure umane dalle grandi mani e dai grandi piedi, Salvatore Incorpora esprimeva la fatica della vita, la sofferenza che egli stesso aveva vissuto e di cui ha lasciato testimonianza anche
“Sono usciti tesori di superba terracotta, vasi di bronzo e di gemme del IV sec. a. C. dispersi ovunque e in minima parte assicurati ai musei nazionali dell’isola ; ed è con vero rammarico che ho dovuto sin qui trascurare quel ragguardevole
“Ieri sera ho vissuto un’esperienza veramente magica al Castello Ursino. L’occasione è stata lo spettacolo ‘Vincenzo e la luna’ realizzato nell’ambito del Bellini International Context”. L’entusiasmo degli spettatori è dimostrato dal testo, inviatoci da Anna Maria Polimeni, che volentieri pubblichiamo ringraziandola di
A volte ritornano. E’, infatti, di nuovo attuale il progetto di costruire 2 mega aule universitarie nell’area della Purità, alle spalle di quello che era il cinema Experia, divenuto nel tempo un centro sociale occupato, chiuso con un atto di forza nell’ottobre
Argo è lieto di ospitare l’intervento di Tatiana Severi, docente del Liceo Boggio Lera di Catania Il mito di Prometeo, colui che ha plasmato gli esseri umani e per loro ha sottratto il fuoco al sommo Zeus, il titano che ha voluto
Metti una sera d’estate sul sagrato di San Nicolò l’Arena, luogo sconosciuto nella sua veste di teatro naturale anche per chi quella chiesa la conosce bene. Venerdì sera, nell’ambito del “Festival Cittadini del Mediterraneo“, la compagnia catanese
Un’arte respirata a casa, appresa dal nonno, dai genitori, arricchita dai colloqui con Tony Sollima, grande fotografo amatoriale, marito della sorella, da cui “ho appreso il rigore dell’inquadratura e il senso etico del fotografare”. Inizia così l’intervista rilasciata dalla fotografa Alberta Dionisi,
Se Rita Paris, presidente della Associazione Bianchi Bandinelli, si dichiara pronta ad “organizzare una marcia verso la Sicilia per tutelare quello che è anche nostro”, un motivo ci sarà. La Sicilia ospita, infatti, un ricchissimo patrimonio archeologico che rappresenta un bene di
Raccontare la verità, questo il fine che Pippo Fava perseguiva non solo nella scrittura, da giornalista, scrittore e autore di teatro, ma anche nella pittura. La produzione pittorica di Fava è stata studiata soprattutto da Giovanna Berenice Mori, autrice del saggio “Giuseppe
“In casa Incorpora non vi fu mai un Natale senza che si costruisse il Presepe”, leggiamo sul sito web dedicato a Salvatore Incorpora, artista di origine calabrese ma siciliano di adozione. I pastorelli imparò a plasmarli dalla madre, Gemma, a Gioiosa marea,