“Lu tempu di lu pisci spata” è uno dei sei documentari che il regista palermitano Vittorio De Seta gira in Sicilia tra il ’54 e il ’55. Tra Aprile ed Agosto, il pesce spada va a deporre le uova nelle acque dello
Vi proponiamo adesso “Contadini del mare”, altro documentario-verità del regista palermitano Vittorio de Seta, primo film maker totale. Stavolta De Seta filma il rito mortale, terribile, della pesca del tonno. Siamo nel 1955, nella tonnara di Granitola. Alle prime luci dell’alba i
I visitatori fedeli di Argo hanno già potuto vedere un documentario-verità di Vittorio De Seta, “Surfarara”. Adesso ve ne mostriamo un altro, “Pescherecci” girato in mare, insieme ai pescatori, a bordo, appunto, di un peschereccio. Anche qui nessun commento del regista palermitano
Come era stato promesso. Come era stato annunciato. Il 21 giugno, solstizio d’estate, sull’altura di Motta d’Affermo, è stata riaperta la piramide-38° parallelo di Mauro Staccioli, tempio laico e decima pietra preziosa incastonata in quel gioiello che è il museo all’aperto di
6000 metri quadri per un miracolo. Quindici capannoni ricchi di fascino che si affacciano su tre corti. E’ un intero isolato, una volta fabbrica di liquirizia, magazzino per la confezione di frutta secca, stalla clandestina e chissà cos’altro, in pieno San Cristoforo-Angeli
Per ricordare da dove veniamo o, sarebbe meglio dire, da dove siamo stati costretti a scappare, dove ci siamo rifugiati. Abbiamo abbandonato la nostra terra per cercare lavoro e fortuna, per tentare una sorte diversa. Per fuggire dalla miseria e dalla fame.
Un intervento quanto mai opportuno quello degli studenti catanesi, in un momento in cui gli attacchi alla Costituzione si fanno sempre più serrati. A difesa della nostra Carta sono scese in campo 50 scuole della città, e ancora membri di associazioni culturali,
L’ispirazione stavolta l’ha tratta dalla camera da letto della zia Pippa, “cantarano” e foto di famiglia compresi. Lei, la zia Pippa, a San Cristoforo ci vive da anni ma non aveva mai pensato, prima d’ora, di poter diventare una musa. E invece