In Italia gli inceneritori sono 52 e trattano quattro milioni di tonnellate di rifiuti. Secondo il piano di Cuffaro del 2002, in Sicilia ne sono stati previsti quattro (Bellolampo, Augusta, Campofranco e Paternò), capaci di trattare complessivamente all’incirca 2 milioni di tonnellate,
Ormai i commissari straordinari sono presenti ovunque. Anche gli Enti Parco della Sicilia sono ormai retti da commissari straordinari nominati dall’Assessorato per il Territorio e l’Ambiente. La figura del Presidente, a cui dovrebbe essere riservata la direzione amministrativa, manca ovunque. Evidentemente alla
Del Piano regolatore di Catania da tempo non se ne sa più nulla. In Città, però, assistiamo a una miriade di “piccoli” interventi, che producono nuove costruzioni e modificano, di fatto, il territorio. Senza un’idea, un disegno complessivo, Catania “cresce”. Ma tutto
Riguarda tutta la nazione ma incombe soprattutto sulla Sicilia (individuata come sede di future centrali) il pericolo del ritorno all’energia nucleare. Spacciata per sicura, economica e capace di rispondere prontamente all’indubbio bisogno di energia del nostro paese. Lo denuncia da tempo Legambiente,
E’ un area di grande interesse paesaggistico, naturalistico, archeologico, creata dall’affiorare di colate laviche su un substrato di argille marnose. Vi si trovano sorgenti, una ricca flora di acqua dolce e persino un rarissimo granchio di fiume. Questo paradiso ambientale non è
I nuovi bandi di gara per la costruzione degli inceneritori siciliani, come abbiamo visto ieri, sono andati deserti. Qualcuno lo aveva già previsto. Ci riferiamo a Carlo Ruta che a metà giugno ha pubblicato un breve saggio dal titolo Rifiuti in Sicilia.
Tratto da: L’incognita dei termovalorizzatori in Sicilia di Giuseppe Solarino, Quotidiano di Sicilia del 2 luglio 2009 Sembra non finire mai la storia dei quattro termovalorizzatori siciliani. Gli impianti previsti (Bellolampo, PA; Paternò, CT; Casteltermini, AG; Augusta, SR) non solo sono stati,
L’emergenza rifiuti a Palermo sembra non finire mai. Berlusconi, che di immondizia se ne intende (come lui stesso ha pubblicamente affermato), ha addirittura addebitato alla precedente amministrazione Orlando il disastro odierno, rivendicando, all’opposto, i meriti dell’attuale giunta di centrodestra. Peccato che dopo
La gestione disastrosa e fallimentare degli ATO, e in particolare dell’ATO 3 Simeto Ambiente, è sotto gli occhi di tutti. I debiti sono alle stelle e le tariffe altissime. Meno chiara e meno nota è la genesi del disastro. La ricostruisce