Originali, simpatiche e soprattutto ecologiche sono le borsette portate in dono dalla signora N., messicana, alla nuora catanese e alle altre donne della sua famiglia. Lavorate ad uncinetto con filo di cotone di vari colori, sono arricchite da “borchie” metalliche che -solo
A tutti è nota la drammatica situazione idrica in cui versano Agrigento e la sua provincia che, a causa della limitatezza delle risorse e della loro cattiva gestione, costringono gli abitanti del luogo a continui razionamenti dei consumi. Una delle principali fonti
Ottima idea davvero quella di coinvolgere alcune scuole di Catania “in un progetto di eco-comunicazione sulla raccolta differenziata in città”. E che modo originale di impostarlo: studenti universitari saliranno in cattedra e spiegheranno ai ragazzini perchè e come differenziare! Al progetto dà
Fosse stato per i Catanesi il referendum sull’acqua del 12 e 13 giugno 2011 non avrebbe raggiunto il quorum, nonostante l’impegno di attivisti e cittadini, convinti della necessità di difendere i beni comuni, e l’acqua prima tra tutti, dall’assalto della speculazione privata.
Pura, “leggera” e possibilmente digestiva… Così ci viene presentata l’acqua minerale in bottiglia. Una volta c’era l’acqua di Fiuggi della quale un urologo diceva ironicamente che “faceva bene a …Fiuggi”, permettendogli di arricchirsi. Ora ci sono sul mercato acque per tutti i
245 pagine per dire a Monti di bocciare il ponte sullo Stretto. Il dossier, che è anche un grido d’allarme, è stato presentato lo scorso 20 dicembre da un gruppo di associazioni ambientaliste, Fai, Italia Nostra, Legambiente, Man-Associazione mediterranea per la Natura
S.O.S. per Niscemi, pericolo MUOS. Il nuovo sistema di comunicazioni satellitari dei militari usa, può fare ammalare, può causare interferenze nella strumentazione aerea e può, persino, fare scoppiare, se poco distanti, bombe e ordigni bellici. Un grido d’allarme che lanciano in tanti ormai.
Non sempre una discesa in campo comporta conseguenze disastrose i cui effetti durano per generazioni. Ce ne sono di quelle che fanno bene alla convivenza civile e generano un rinnovato attaccamento alla propria città e alle potenzialità inespresse che in essa sono
Ormai tutti hanno capito che il ponte sullo Stretto fa parte contemporaneamente del capitolo degli sprechi e di quello dei progetti irrealizzabili. Insomma degli incubi. Tutti, tranne Mario Ciaccia, neo viceministro dell’Economia, delle infrastrutture e dei trasporti, amministratore delegato e direttore generale
280 milioni di euro sono stati finora spesi dai contribuenti italiani (il 3% del costo complessivo, pari a 8,5 miliardi) per “un’opera che assume – si legge nell’articolo di Antonella Lombardi, La chimera del Ponte sullo stretto su A Sud’Europa, anno 5