Villa Fazio, villa Bonajuto, villa Nitta e non solo. Sono alcune delle vecchie masserie di Librino, ristrutturate e destinate – con luci ed ombre di cui abbiamo parlato e intendiamo parlare ancora – a vari usi. Almeno nelle intenzioni, usi pubblici, collettivi.
Sono storie tutte uguali e tutte diverse. Storie di giovanissimi migranti in fuga dalla guerra o dalla fame. Sempre dalla violenza. Sono ragazzi approdati a Catania dopo mesi, talora anni, di viaggi e peripezie, dopo aver patito torture e provato sofferenze inenarrabili.
Una nonna catanese ancora abbastanza giovane, e soprattutto piena di energie e risorse, che ha i nipotini a più di mille chilometri di distanza. Cosa fa per restare quanto più è possibile in contatto con loro? Non si limita ad utilizzare i
A referendum concluso rimangono attivi a Catania, in altre provincie siciliane e a livello nazionale, i Comitati per il NO. Oltre che approfondire l’analisi dei risultati del referendum essi intendono non disperdere le proprie forze ed impegnarsi sul fronte della legge elettorale.
Un Fava inedito quello che oggi vi riproponiamo. Nell’ottobre del 1983 il giornalista firmava infatti, su “I Siciliani”, un articolo dal titolo “Sulle strade del buon mangiare in Sicilia“, un viaggio ‘lontano dagli inquinamenti e dai missili atomici’, un’inchiesta insolita, da lui
Ricorre domani, 5 gennaio, l’anniversario dell’assassinio di Pippo Fava, intellettuale scomodo messo a tacere da mano mafiosa. Per ricordarlo sono previsti vari appuntamenti, a Catania e nella sua Palazzolo Acreide. Noi vogliamo fare memoria di Fava giornalista, scrittore, pittore, con le parole
Amministrativi, Tecnici, Collaboratori scolastici (ATA) garantiscono, per quanto di loro competenza, il funzionamento della scuola. Ma oggi è come se non esistessero. Di loro non si parla nella legge 107/15, quella della Buona (o cattiva) Scuola. E’ come se il loro contributo
Possibile che non ci sia un sistema più decoroso di gestire la raccolta dei rifiuti generati dagli esercizi commerciali del nostro centro storico? In questi giorni, di sera, si passeggia sotto le arcate delle luci natalizie ma anche tra imballaggi, sacchi e
“Io pago il tuo libro con il mio ‘buono’ e tu mi dai i contanti”. Questa la proposta che una giovane donna si è sentita fare, di recente, da un ragazzo in una grande libreria di Catania. Non è un episodio isolato.
Racconti per bambini, romanzi gialli, fumetti, opere teatrali hanno qualcosa in comune? L‘intreccio, risponde Carla Virzì, che ha provato a innestare le varie forme narrative sulle basi teoriche della sceneggiatura, da tempo molto strutturate. Lo ha fatto in un compendio di scrittura