Di Leda Antinori, staffetta partigiana, si è parlato a Catania il 18 aprile, in preparazione della festa della Liberazione. Per iniziativa de La Ragna-Tela, Le Città vicine e Catania Libri è stato, infatti, presentato il libro “Leda. La memoria che resta” di
Nella splendida cornice del Palazzo della Cultura di Catania, si è svolta, sabato 28 aprile, la 6° giornata formativa del Club Alpino Italiano sulla “Responsabilità dell’accompagnamento in montagna” (Ram). In questa ultima tappa, dedicata ai
Tanta tensione, nei giorni passati, rispetto allo svolgimento del corteo del 25 aprile a Catania. Una manifestazione che da tanti anni, partendo da piazza Stesicoro, raggiunge il Palazzo di Città e successivamente piazza Machiavelli (S.Cosimo e Damiano) dove, sotto le lapidi dei
Mentre le bombe USA-Regno Unito-Francia fioccavano, a scopo ‘dimostrativo’ sulla Siria, i giornali nazionali si interrogavano sul presunto silenzio dei pacifisti. Se ne sono risentiti i movimenti non violenti che
Sono il 30% della popolazione carceraria siciliana, anche il 60% vicino ai luoghi di sbarco. Parliamo dei detenuti stranieri della nostra Regione, dei quali non si occupa nessuno, o quasi. Non hanno in loco famiglie a cui appoggiarsi, anche solo per un
Mentre in tutto il mondo cresce l’allarme per i pericoli di guerra (Siria, innanzitutto), in troppi scenari (questione palestinese e questione curda, in primo luogo) gli organismi internazionali dimostrano la loro tragica incapacità nel garantire alle
Tremila sono le notti che una giovane insegnante palestinese trascorre nelle carceri israeliane, dopo essere stata arrestata, ingiustamente accusata e condannata a otto anni di detenzione. Quando la donna scopre di essere incinta, la direttrice del carcere cerca di convincerla ad abortire
“Come è possibile che sparare su una manifestazione sia legale o morale?” Lo chiedeva sei anni fa, ai suoi superiori, Shai, un ex sergente israeliano che aveva prestato servizio a Gaza. Non ha avuto risposta. E purtroppo la domanda è ancora molto
Introdotta in modo vincolante dalla Buona Scuola (legge 107/2015), l’alternanza scuola-lavoro sembra voler rispondere alla legittima esigenza di mettere in contatto scuola e mondo del lavoro, ma lo fa in modo assolutamente non idoneo e ben lontano dai consolidati modelli stranieri. Si
E’ proprio vero che il lavoro fatto dai ragazzi di Monte Po, fianco a fianco con i volontari di Mani Tese, fino a due anni fa, non è andato perduto. Non c’è solo la speranza che qualcosa sia