Oggi è Natale. E’ il giorno in cui ricordiamo la nascita di Gesù Cristo. Ricordiamo Dio che si fa uomo, che assume la natura di uomo. E sceglie di assumerla nella sua forma più indifesa, quella di un bambino. Sceglie di nascere povero tra i poveri, emarginato tra gli emarginati. Lontano dai potenti, senza sicurezza.
Oggi è Natale. Ci scambiamo gli auguri. Ci auguriamo di non dimenticare che il Natale non è solo la festa dell’accoglienza. Non è solo un momento in cui pensare occasionalmente ai poveri, preparando per loro doni e panettoni. E’ molto di più.
Nessuno può sentirsi a posto con la propria coscienza fino a quando non avrà fatto di tutto perchè venga riconosciuto a tutti gli uomini, e in particolare agli emarginati, ai perseguitati, agli stranieri respinti, a tutti i deboli, il diritto di essere integralmente uomini, nostri fratelli, figli di Dio.
E’ questa l’identità cristiana. E se non è questa la tradizione dei cristiani, dobbiamo solo chiedere perdono e riconoscerci peccatori. Autori anche noi della strage degli innocenti, complici di Erode.
Perchè questo non accada, auguri.
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