/

Ogni giorno può essere Natale

2 mins read
bimbo nato su un barcone di migranti

Abbiamo addomesticato la figura di Gesù di Nazareth, smussando il carattere dirompente delle sue scelte di vita e del suo messaggio, la sua attenzione e la sua preferenza per i poveri, gli esclusi, gli emarginati.
Abbiamo ridotto la sua nascita, di cui peraltro ben poco sappiamo, ad una cartolina buonista, in cui evidenziare il coro degli angeli e lo splendore della stella cometa piuttosto che l’indigenza, il freddo, l’esclusione.

E’ difficile, anche per i credenti, pensare che Dio sia presente in ciò che è piccolo, bisognoso di aiuto, in ciò che viene considerato scarto senza valore. A maggior ragione se si presenta come un bambino nero, straniero, ‘clandestino’. Clandestino e profugo come fu lo stesso Gesù quando – come leggiamo nel Vangelo di Matteo – Giuseppe prese il bambino e sua madre e fuggì in Egitto per sottrarsi alla persecuzione di Erode. E alla strage degli innocenti.

Una strage degli innocenti che vediamo realizzarsi anche oggi, in tutto il mondo, con i bambini prime vittime della guerra, da Gaza all’Ucraina, dalla Somalia al Sudan, ma anche della povertà, della fame, della violenza.

Oggi è Natale e vorremmo vedere nella nascita, in particolare in alcune nascite, un motivo di speranza, ed anche un invito all’impegno.

Un paio di mesi fa, a Lampedusa, una donna etiope ha partorito una bambina su un barcone di migranti soccorso da una motovedetta della guardia di finanza. L’anno scorso, nello stesso periodo, era stata una donna della Costa d’Avorio a mettere al mondo un bambino, Eli, subito dopo lo sbarco, sempre a Lampedusa.
E’ accaduto altre volte, anche in passato. Nel 2017 a bordo del pattugliatore Libra della Marina Militare, e’ nata Maria Luisa, figlia di una migrante di nazionalità somala soccorsa dall’equipaggio. Un bambino era nato su una ‘carretta del mare’ partita dalla Libia, nel 2011. E potremmo continuare.

Recente e non meno drammatica la vicenda di Ivan, il bimbo nato per strada, a Palermo, pochi giorni fa, da una donna uruguaiana senza fissa dimora. Una donna che, portata in ospedale dagli agenti di polizia che l’avevano trovata, si è allontanata dopo aver ricevuto le prime cure, lasciando il bambino nelle mani dei sanitari che lo hanno accolto, se ne occupano e ricevono “vestiti, coperte e richieste di adozione da ogni parte dell’Italia”.

Su questa nascita e su questo abbandono che facilmente potremmo essere portati a condannare, Gianni Notari, gesuita, teologo, direttore del Centro Arrupe di Palermo ha parlato, su Avvenire, della possibilità che si sia trattato del “gesto disperato di una mamma in grave difficoltà che affida il figlio ad altri, per offrirgli una prospettiva di vita”.

Non tocca certamente a noi giudicare, piuttosto prenderci cura, perché – come dice ancora Matteo – ci verrà chiesto conto di quanto abbiamo fatto per i più piccoli.
“Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?. E il re risponderà loro: In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.

Facciamoci, quindi, coinvolgere dalla sofferenza dei fratelli più fragili, lasciamo che questa sofferenza ci sconvolga ‘fin nelle viscere’, come i vangeli ci raccontano che accadesse a Gesù, e proviamo a fare qualcosa per loro. Allora sarà davvero Natale.

3 Comments

  1. La prima strage degli innocenti e’ l’aborto. Mancano 13 milioni di italiani eliminati con l’aborto. La seconda strage degli innocenti e’ quella dell’occidente ateo, colonialista , sionista, femminista e pro LGBT che, per portare la propria “civiltà ” in tutto il mondo, da 40 anni fa guerre contro i poveri e i musulmani, distruggendo milioni di civili. (Iraq,Siria,Libia,Palestina,Afghanistan, Ucraina…) o costringendoli ad emigrare in occidente.

    • proprio sicuro che manchino 13 milioni di italiani a causa dell’aborto ? oppure stai solo strumentalizzando ? cercando di piegare al tuo ” delirio ” il dramma di di quei popoli che citi…… da ” buon cristiano ” quale credi di essere, fatti un esame di coscienza……. se c’è l’hai

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Gli ultimi articoli - Chiesa

Uscire dal clericalismo

Le chiese si svuotano, le parrocchie sono in difficoltà nonostante cerchino di recuperare tornando a processioni