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Parcheggio Monte Po, in difesa del verde Argo contesta le scelte del Comune

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“Il concetto di autotutela nel diritto amministrativo fa riferimento al potere della pubblica amministrazione di annullare e revocare i provvedimenti amministrativi già adottati”. E’ quanto ha richiesto Argo al Comune di Catania rispetto al permesso concesso alla Ditta CIMAS IMMOBILIARE S.r.l. relativamente al progetto di ristrutturazione urbanistica di un fondo sito a Catania, in via Palermo, dove la Ditta avrebbe dovuto realizzare un parcheggio, in un’area destinata a verde pubblico.

Quando Associazioni o singoli cittadini segnalano a una Amministrazione Pubblica importanti vizi relativamente a un provvedimento adottato dovrebbe essere dovere di una buona amministrazione verificare quanto deliberato e, eventualmente, fare “marcia indietro”.

Una prima segnalazione di Argo (febbraio 2023) non ha ottenuto nessun intervento in autotutela da parte del Comune di Catania.

Nel giugno 2023, in seguito a regolare richiesta di accesso agli atti, Argo ha ottenuto copia degli elaborati tecnici relativi al predetto procedimento. L’esame di tale documentazione ha rafforzato dubbi e perplessità precedentemente espressi.

In primo luogo, dalla relazione tecnica si evince che il permesso di costruire è stato concesso sulla base di una conferenza dei servizi preliminare nel corso della quale è stato approvato un progetto preliminare senza che, per quanto risulta, si sia mai svolta la “conferenza simultanea per l’approvazione del progetto definitivo” prevista dalla legge. Nella conferenza preliminare, infatti, vengono soltante indicate le condizioni necessarie perché il progetto possa essere approvato.

La realizzazione del parcheggio, negli elaborati di progetto, viene – inoltre – presentata come 2° stralcio di un progetto di ristrutturazione urbanistica, ma appare evidente che si possa realizzare per stralci solo un progetto definitivo approvato da una conferenza dei servizi che non sia soltanto preliminare.

Infine, il progetto di parcheggio viene presentato come progetto di ristrutturazione urbanistica, sebbene si possa parlare di ristrutturazione urbanistica solo quando si intervenga su un tessuto urbanistico-edilizio esistente. L’area interessata dal progetto è invece una zona non urbanizzata, costituita da ex terreni agricoli, oggi incolti. Secondo la normativa vigente, il parcheggio può essere considerato solo come nuova costruzione, e così viene definito gli stessi proponenti.

Gli interventi di nuova costruzione non sono, tuttavia, consentiti su un’area destinata dal Piano Regolatore a “verde pubblico, sede stradale, vincolo assoluto a margine di strada”.

Per questi motivi, Argo ha inoltrato una nuova richiesta di annullamento in autotutela del provvedimento n. 06/1094 del 14/10/2022 emesso dalla “Direzione Attività Produttive – SUAP – Ufficio tutela del consumatore, che si può leggere integralmente a questo link.

E si rivolge anche alla Procura della Repubblica di Catania affinchè quest’ultima possa valutare l’eventuale sussistenza di fatti o comportamenti che abbiano rilevanza penale.

4 Comments

  1. Sono d’accordo!
    Monte po’, per me, deve essere un polmone verde che serva una moltitudine di abitanti.
    Un vero parco collinare.
    Spazi per sport e tanto altro.

  2. la verità si è che il paesaggio e l’ambiente sono tutelati solo sulla carta. Il cittadino non ha alcun potere di azione per fare annullare l’atto illegittimo. Il TAR e la Procura intervengono solo tardivamente e frappongono tante difficoltà nella valutazione del diritto del cittadino al rispetto dell’ambiente. Interpellate gli urbanisti competenti per appurare questa triste verità.

  3. Vi chiedo di consultare il parere di bravi avvocati amministrativisti sulle concrete possibilità per il cittadino di tutelare i beni comuni. La tutela dell’ambiente è solo sulla carta. Ogni azione giudiziaria è pura follia.

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