Tratto da: Terrelibere, 04/05/2009, Rosa Maria Di Natale, Mafia e Sant’Agata: nulla è cambiato
Alcuni giorni addietro dieci associazioni catanesi avevano chiesto interventi incisivi da parte delle forze dell`Ordine, della Chiesa e del Comune e hanno denunciato la presenza sempre più pressante di personaggi legati ad ambienti mafiosi della città. I nomi sono sempre gli stessi: Mangion e Santapaola…
Il Comune di Catania è stato invitato a costituirsi parte civile nel processo che a partire dal 12 marzo sarà celebrato davanti al Tribunale. Gli imputati? Gli stessi che hanno messo le mani sulla Festa della Patrona, e che non fanno nulla per nascondere la loro influenza mafiosa salendo sul fercolo e vestendo il “sacco”.
I nomi parlano da soli: Santapaola e Mangion, e i reati sono quelli commessi all’interno del Circolo di S.Agata alla Collegiata in relazione alle celebrazioni agatine.
A chiedere ufficialmente che il Comune faccia la sua parte, l’altra mattina sono stati i rappresentanti delle associazioni Addio Pizzo, Catania Possibile, Centro Astalli, Cittainsieme, Cittainsieme giovani, Fondazione Giuseppe Fava, Libera, Mani Tese, Movi, Pax Christi.
Ad ospitare l’incontro con la stampa la Facoltà di Lingue. Nel presentare l’iniziativa il preside Nunzio Famoso dichiara: “E’ arrivato il momento di liberare la festa da elementi che definire “torbidi” appare lieve. Già l’anno scorso sono state fatte dichiarazioni pesanti a proposito degli elementi inquinanti che stanno attorno alla manifestazione. Eppure quest’anno non risultano provvedimenti di tutela della festa e dei cittadini. Provvedimenti che invece avrebbero dovuto essere presi dal Comune, dalla Chiesa e dagli organi preposti alla legalità”.
Leggi l’intero articolo in archivio: sant_agata_04-febbraio-2009
Gli ultimi articoli - Chiesa
Chiesa del SS. Crocifisso della Buona Morte, piazza Giovanni Falcone, San Berillo. Pippo Gliozzo ha lasciato
C’è anche un angolo per chi non ha un Dio da pregare ma, ateo o agnostico
Le chiese si svuotano, le parrocchie sono in difficoltà nonostante cerchino di recuperare tornando a processioni
Attualissime le parole che don Tonino Bello dedica alla Pasqua nel suo volume “Pietre di scarto”,
Anche quest’anno le malinconiche stradine del San Berillo Vecchio hanno fatto da sfondo alla ormai tradizionale