“Il fratino (Charadrius alexandrinus), come scrive la LIPU (Lega italiana protezione uccelli), è un piccolo limicolo, ovvero una di quelle specie che vivono principalmente in ambienti umidi caratterizzati dall’acqua bassa e si nutrono di insetti e altri animali che trovano nel limo.
Avvistare un fratino è un buon segno: significa che ti trovi in un ambiente in buona salute”.
La sopravvivenza del fratino, una specie a rischio di estinzione, è in diretta connessione con il problema della pulizia delle spiagge.
Proviamo a procedere con ordine. Chi fra noi non ha guardato con approvazione e speranza quei gruppi di giovani, e talvolta anche di adulti, impegnati a ripulire spiagge e luoghi pubblici colpevolmente abbandonati dalle amministrazioni preposte alla loro tutela. E spesso “sporcati” e inquinati da atteggiamenti irresponsabili di parte di coloro che ne fruiscono.
Quante volte, in particolare nella nostra Plaia, ci siamo indignati per aver trovato resti di “mangiate e abbuffate” tristemente abbandonati sulla spiaggia. Conseguentemente, non saremo certamente noi a criticare la volontà di spendere parte del proprio tempo e delle proprie energie per recuperare un bene comune.
Al contrario, pensiamo che un tale impegno debba servire, anche, a stimolare chi, istituzionalmente, sarebbe dovuto intervenire. Ma, proprio perché apprezziamo queste scelte, di grande valore sociale ed ecologico, pensiamo che sia necessario ragionare sulla congruità degli interventi.
In particolare, per quanto riguarda la pulizia delle spiagge, invitiamo i volontari a intervenire quando questa positiva “intrusione” umana non produce squilibri nel delicato equilibrio ecologico. E qui entra in gioco la tutela del fratino e di altri uccelli come il corriere piccolo.
Le uova, infatti, vengono deposte sulla sabbia e tra le rocce delle coste italiane, spesso camuffate tra detriti e rifiuti, e la riproduzione avviene da marzo a metà luglio. Se le spiagge vengono pulite in questo periodo si rischia il calpestio e la conseguente distruzione dei nidi.
Per questo ci permettiamo, al fine di tutelare il fratino, le sue uova e tutte le altre specie legate ai litorali, di invitare, come suggerisce autorevolmente la LIPU, chi lodevolmente organizza la pulizia volontaria dei litorali a realizzare queste attività entro il mese di febbraio.
In questo periodo le mareggiate hanno già trasportato sulla spiaggia il grosso dei rifiuti, in particolare la plastica, che il mare restituisce sulle nostre coste. L’intervento dei volontari potrà quindi essere utile ed efficace senza mettere a rischio i nidi di specie sensibili come il fratino.