“Serve un’antimafia che innanzitutto sia costruita attraverso la formazione e la cultura. Un’antimafia che cresca nei quartieri, nel territorio, tra i giovani, tra le varie categorie sociali e produttive, nelle associazioni di volontariato. Un’antimafia dell’impegno concreto. Deve scomparire l’antimafia dei salotti, dei proclami e degli affari. Bisogna ripartire dall’antimafia dei cittadini”.
Questo l’impegno dell’associazione Antimafia e Legalità, che ha proposto sabato a Catania la visione del film “Io ho denunciato”, prodotto da CinemaSet, vincitore del Premio “Starlight International Cinema Award “, alla 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, organizzata dalla Biennale di Venezia.
Il mediometraggio “Io ho denunciato” tratta della drammatica vicenda di un testimone di giustizia vittima di usura e di estorsione, che ha trovato la forza e il coraggio di denunciare i suoi aguzzini.
Nel corso del dibattito associato alla proiezione, Enzo Guarnera, avvocato da sempre in prima linea nella lotta alle mafie, ha sottolineato che: “I recenti arresti effettuati nei confronti di pericolosi esponenti, sono la conferma che la criminalità organizzata catanese, è ancora attiva ed operante sul territorio. Accanto ad esponenti storici della mafia, vi sono le nuove leve pronte a rilevarne il testimone. Va ribadito che, non basta la repressione, in questi anni egregiamente condotta dalla Magistratura e dalle Forze dell’Ordine. La mafia si può definitivamente sconfiggere solo sul versante delle prevenzione, attraverso il risanamento dei quartieri popolari, mediante un serio intervento formativo sulle nuove generazioni, attivando vere politiche di sviluppo economico e di piena occupazione”.
L’impegno per contrastare le varie mafie e la diffusa illegalità, che deve essere prioritario da parte dei cittadini onesti e deve passare anche attraverso scelte concrete come quelle di fare i propri acquisti nelle imprese “pizzo free”, è stato evidenziato da Marisa Acagnino, magistrato.
Giulia De Iorio, ha portato i saluti di Salvatore Fiore, Presidente dell’Associazione “Antimafia e Legalità”, assente per motivi di salute, mentre Laura Distefano, esperta in cronaca giudiziaria, ha evidenziando il ruolo del giornalista che non può comunque prescindere dal rispetto per la notizia e la deontologia.
Il fondatore di Cinemaset, il produttore Antonio Chiaramonte, ha confermato l’impegno a produrre altre 5 opere, che trattino temi inerenti alla legalità pensati in collaborazione con l’Associazione “Antimafia e Legalità”: temi socialmente importanti e dibattuti tra i ragazzi e le ragazze delle nostre scuole, come il femminicidio, il bullismo, la prostituzione, il revengeporn, la droga.
Il Cinema, la Letteratura e le Arti in genere sono, infatti, un eccellente strumento di crescita personale e professionale.
Ecco perché il progetto intende anche mettere a disposizione dei ragazzi che vogliano avviarsi nelle varie professioni del cinema, l’assistenza e l’orientamento gratuito di un buon numero di professionisti della casa di Produzione Cinematografica “CinemaSet”.