L’appuntamento è per questa mattina alle 10,30 al campo San Teodoro. Da qui i volontari partiranno per piantare alberelli, piantine ed arbusti in modo da abbellire con il verde alcune aree di Librino che sono attualmente in stato di abbandono.
Un’azione di ‘guerrilla gardening‘, di intervento attivo e libero, dal basso, senza aspettare che ciò che si vuole realizzare venga concesso dall’alto.
Una bella iniziativa di certo, a cui hanno assicurato sostegno e offerto fondi e materiale diverse realtà cittadine tra cui l’Orto botanico, Legambiente e naturalmente Campo san Teodoro.
Il collettivo Res publica temporanea, che ha organizzato l’evento, rivendica la propria lunga presenza a Librino dove ha già realizzato interventi di street art a cui hanno partecipato artisti nazionali e internazionali.
Eppure qualcosa di più forse si poteva fare nel rapporto con la ‘città satellite’. Ad esempio un maggiore coinvolgimento di altre associazioni attive da anni a Librino, e impegnate su vari fronti.
Il rischio che corre l’interessante iniziativa di oggi è l’improvvisazione, un rischio tuttavia superabile se si avrà la costanza di seguire la crescita delle piante collocate nel terreno, che andranno anche tutelate. Ma anche l’umiltà di capire sempre meglio il quartiere e di conoscerne attentamente la storia.
Non tutti sanno, ad esempio, che a Librino c’è già un progetto sul verde, basato su criteri estetici e compositivi individuati da progettisti che fanno riferimento alla STA Progetti, la società a cui il Comune affidò la redazione della variante del piano Librino sin dalla fine degli anni settanta.
Il progetto relativo al verde cerca di dare un’identità visibile, con specie arboree diverse e colori ben individuati in periodo di fioritura, ad ognuno dei viali e quindi alle diverse zone del quartiere.
Un progetto che, come Argo, ci proponiamo di conoscere meglio, verificando quanto sia stato realizzato e quanto sia rimasto solo sulla carta, e perchè.
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