Rinnovando una tradizione ormai secolare, il sabato che precede la seconda domenica di settembre a Pedara si aprono i carri mariani nella ricorrenza della festa estiva della Madonna Annunziata.
Ad affrontarsi sono le maestranze dei due quartieri storici del paese, la Matrice e s. Antonio. Di esse fanno parte architetti, pittori, carpentieri, fabbri, ma soprattutto tanti giovani volontari che, con il loro lavoro, danno corpo ad una passione stracittadina che è insieme religiosa e culturale, ma anche dimostrazione di fantasia e di una notevole perizia ingegneristica e tecnica.
Si tratta infatti di complesse macchine sceniche che, utilizzando quinte che si aprono in orizzontale e in verticale, ricostruiscono con personaggi viventi i momenti essenziali della storia biblica della salvezza che culmina nell’annuncio a Maria e quindi in Gesù Cristo.
A carro chiuso la macchina ha le dimensioni del boccascena di un teatro, man mano che si apre finisce per occupare tutta la dimensione orizzontale della bella piazza barocca di Pedara, elevandosi poi in modo spericolato fino a diversi metri di altezza.
Quando tutte le scene sono aperte lo spettacolo è veramente maestoso e affascinante: vi si mescolano infatti linguaggi apparentemente lontani fra loro come il fiabesco, il geometrico della composizione complessiva e il realismo delle scene bibliche.
Uno spettacolo unico nel suo genere che, da una dimensione puramente paesana, ha guadagnato negli ultimi anni un pubblico ben più ampio che accorre ad ammirare il frutto, ogni volta nuovo, di una comunità che sa raccontare con estro e fantasia la propria esperienza di fede.
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