La decisione di annullare tutti gli atti relativi alla realizzazione dei termovalorizzatori in Sicilia è nata dal fallimento delle nuove gare, indette dopo la sentenza dela Corte di Giustizia europea che aveva dichiarato illegittime le gare precedenti. I comitati e le associazioni della Rete Rifiuti Zero Sicilia considerano questo annullamento una opportunità da cogliere per impostare in modo più organico e rispettoso dell’ambiente la raccolta dei rifiuti in Sicilia. Ecco quanto scrivono:
Palermo, 12 settembre 2009
Rete Rifiuti Zero Sicilia: Bandi deserti? Un’opportunità per la Sicilia!
Ora che anche i bandi con procedura negoziata sono andati deserti ci si offre l’opportunità di dare una svolta alla gestione dei rifiuti in Sicilia.
L’errore di aver dato un ruolo da protagonista ai ‘termovalorizzatori’, impianti per il trattamento della frazione residua dei rifiuti, anziché alla riduzione ed al riciclo dei rifiuti, come invece prescrive l’Unione Europea, ha portato la nostra Regione sull’orlo dell’emergenza.
Emergenza che, viene da pensare, si stia proprio cercando di creare allo scopo di attingere a fondi straordinari ed andare in deroga alle leggi che tutelano l’ambiente, la salute umana e la democrazia.
Ad oggi non si è ancora avviata in Sicilia, se non sporadicamente, una seria raccolta differenziata con il sistema porta a porta, l’unico in grado di fornire percentuali elevate di raccolta differenziata, che possono in alcuni casi superare il 90%; non vengono costruiti impianti di selezione per la valorizzazione dei materiali recuperati con la raccolta differenziata, e non viene incentivata in Sicilia stessa la realizzazione di impianti di produzione che possano utilizzare i materiali di recupero provenienti dalla raccolta differenziata rendendo così la stessa ancor più conveniente mediante l’abbattimento dei costi di trasporto.
Sono stati realizzati pochissimi impianti di compostaggio per l’umido, l’unica frazione dei rifiuti che è responsabile dei problemi igienico sanitari che generano l’emergenza e che ammonta solo al 35% circa del totale dei rifiuti.
Risulta dunque evidente che è necessario che la Regione Sicilia si doti da subito di un nuovo vero Piano Rifiuti che ponga al primo posto la Raccolta Differenziata, la riduzione a monte dei rifiuti, il riuso, e che riduca immediatamente i costi della gestione dei rifiuti approvando la tanto attesa legge di riforma degli ATO.
E’ altresì importante che i soggetti che hanno condotto a questo risultato disastroso vengano immediatamente rimossi dagli incarichi che hanno così malamente ed a carissimo prezzo espletato.
Chi è stato causa del problema, chi è esso stesso un problema, non può certamente candidarsi a risolvere il disastro che ha causato con le proprie disinvolte ed illegittime condotte.
Chiediamo, infine, che con il nuovo Piano Rifiuti la Sicilia adotti la Strategia Rifiuti Zero 2020, attuata oggi in molte parti del mondo, ovvero che avvii quel percorso che porterà in poco più di un decennio vicino all’azzeramento dei rifiuti: chiediamo che il nuovo Piano renda la Sicilia la prima Regione Rifiuti Zero d’Italia.
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